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Manfredonia, agguato alle giostre: trovato il pistolero

 
Redazione Foggia

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Polizia

Foto Maizzi

È amico del figlio della vittima, nuovo sos al prefetto

Sabato 03 Settembre 2022, 13:21

MANFREDONIA - Si conosce il nome del presunto attentatore di Giovanni Latorre, 46 anni, gambizzato la notte del 31 agosto a Manfredonia. Sarebbe il titolare di una bancarella, già noto alle forze dell'ordine, che conosceva la vittima dell'agguato: l'attentatore avrebbe litigato con il figlio di Latorre prima che questi venisse gambizzato. Non risultano tuttavia allo stato provvedimenti emessi sul conto del pistolero, un giovane di 24 anni, sul quale è subito scattata la caccia all'uomo da parte dei poliziotti del commissariato di Manfredonia. Gli indizi finora raccolti (probabilmente sulla base delle dichiarazioni rese dal Latorre) permettono di circoscrivere il quadro criminoso alla vendetta per futili motivi, un atto delinquenziale esecrabile quanto si voglia, ma non riconducibile a piste d'indagini mafiose.

Il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, convocato d'urgenza dal prefetto Valiante, ha subito disposto il «potenziamento di personale delle forze di Polizia e dell’ordine a Manfredonia e lo svolgimento a stretto giro di un tavolo provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presso Palazzo di Città» (ne riferiamo a parte). Ieri mattina il prefetto ha ricevuto il vicepresidente della Regione, Raffaele Piemontese e l'on. Francesco Boccia: «Abbiamo sollecitato misure a sostegno degli organici delle forze dell'ordine in Capitanata - ha detto Piemontese - non ignorando tuttavia il problema della esiguità degli organici esistente in tutte le regioni. Ringraziamo il governo per gli sforzi fin qui sostenuti - ha aggiunto Piemontese - mi riferisco all'istituzione della sede della Dia e del reparto Prevenzione crimine a San Severo, ma le piante organiche dei commissariati sono le stesse del 1989 e qualcosa bisognerà pur fare per incrementarle. Abbiamo bisogno di forze dell'ordine che esercitino una reale pressione e presenza sul territorio, l'episodio di Manfredonia conferma la facilità con cui si ricorre all'uso delle armi per strada e anche per futili motivi».

Numerose le reazioni del mondo politico: «La sparatoria al Luna park di Manfredonia è la dimostrazione plastica dell’emergenza criminalità nel nostro territorio - sottolinea il consigliere regionale di Forza Italia Giandiego Gatta. «Una criminalità che ormai esibisce il suo volto e la sua espressione più sfacciata, sfrontata, violenta. Una criminalità che non si preoccupa più di esercitare nell’ombra la sua sporca attività, ma che irrompe anche tra migliaia di persone durante un evento gioioso come la grande festa in onore della Madonna di Siponto. Il Ministro, nonostante le promesse, non si è recato qui da noi per ascoltare dal vivo il grido di dolore della nostra terra, abbandonata da chi detiene le redini del governo del territorio e dello Stato».
«Quanto accaduto a Manfredonia, in un giorno di festa e con famiglie e bambini in giro, non può essere accettato o derubricato come normale, o episodico. La criminalità - rileva l'on. Marialuisa Faro - è la principale emergenza in Capitanata, e come tale va affrontata, con risposte altrettanto emergenziali e straordinarie. Dal governo ancora in carica, pur nell'ambito delle attuali limitate prerogative, e da quello che verrà, che dovrà essere quotidianamente incalzato dai parlamentari eletti».
«È necessario che sia spezzato il senso di impunità che traspare dalle modalità di esecuzione di questi feroci atti criminali - sottolinea il parlamentare Nunzio Angiola - compiuti senza remore in luoghi molto affollati».

Ancora critici i sindacati di Polizia. La Fsp Polizia di Stato invita i «signori della politica, gli aspiranti governanti o governanti uscenti» a proporre questioni concrete. «Se dovete venire nel nostro territorio a propinarci ancora promesse, restate pure a casa vostra. Venite a parlare alla gente di Capitanata di cosa avete fatto di concreto, di quali proposte verificabili ed attuabili sono già al vaglio dei competenti Ministeri, per garantirgli sicurezza. Se volete il voto, ma soprattutto riacquistare la fiducia della gente di Capitanata, c'è ancora tempo fino al 25 settembre per mettere in campo attività dirette a dare maggiore sicurezza a questo territorio ed alla sua gente, altrimenti faranno meglio ad affidarsi alla Madonna di Siponto». Secondo Fabio Conestà, segretario generale del Movimento sindacale autonomo di Polizia Mosap: «Dopo l'istituzione del reparto prevenzione crimine non sono stati mandati nuovi agenti nei commissariati, mentre i pensionamenti continuano ad aumentare. Occorre garantire maggiore sicurezza, soprattutto in terre difficili come quelle della Capitanata. Ci auguriamo - conclude - che questa sia la priorità del prossimo esecutivo».

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