FOGGIA - È tornata la caccia al «nero», fenomeno per la verità mai scomparso in Capitanata. Gli episodi denunciati sono anzi forse soltanto la punta dell’iceberg di un’intolleranza sociale e civile che conosce una pericolosa recrudescenza nei centri del Foggiano e soprattutto in campagna, dove i lavoratori extracomunitari si recano per lavorare. Sono braccia indispensabili, viene ripetuto da più parti. Ma evidentemente gli autori di queste bravate non se ne rendono conto. Così stamane la comunità dei migranti residente in provincia di Foggia scende in piazza: raduno alle ore 10 davanti al piazzale della stazione ferroviaria, da dove si muoverà un corteo che dovrebbe percorrere il centro cittadino e poi sostare davanti alla Prefettura.
L’iniziativa è della rete Campagne in lotto che denuncia una serie di violenze in serie ai danni dei lavoratori. «I braccianti africani - si legge in una nota - tornano a denunciare molteplici aggressioni a evidente sfondo razzista, accadute lo scorso fine settimana, che hanno coinvolto almeno una decina di persone attaccate in diverse zone della città di Foggia, e altre a Borgo Mezzanone. Le aggressioni sono avvenute alle prime luci dell’alba: mentre i braccianti si recavano al lavoro a bordo delle loro biciclette sono stati avvicinati da auto o motorini, da cui sono partiti lanci di pietre, schiaffi e pugni. In altri casi chi si trovava sui veicoli ha deliberatamente cercato di fare cadere i lavoratori africani dalle loro biciclette per poi aggredirli una volta a terra. Tre di questi lavoratori sono rimasti feriti ma non tutti si sono recati in ospedale, per paura e con la consapevolezza che difficilmente avrebbero ricevuto le cure necessarie».
«È ora di dire basta a queste violenze, figlie della stessa cultura che discrimina gli immigrati attraverso leggi fatte per dividere e sfruttare, attraverso ostacoli burocratici, ghettizzazione e personale razzista negli ospedali, nelle questure e in altri uffici pubblici. I lavoratori e le lavoratrici delle campagne della provincia di Foggia - denuncia Campagne in lotta - chiamano all’appello gli e le antirazziste in tutta Italia, affinchè sostengano la loro battaglia contro tutte le forme di violenza e per il riconoscimento di documenti, case e contratti che rendano loro la vita vivibile. Abbiamo sofferto abbastanza e siamo stanchi di parole al vento! Chiediamo alle autorità risposte immediate».