FOGGIA - Il Covid ha fermato anche la consacrazione dell'amore di coppia. Non si dice più il fatidico sì, soprattutto in chiesa. I matrimoni nel periodo della pandemia si sono dimezzati, a diminuire sono soprattutto quelli religiosi. A confermarlo è lo stesso cancelliere della Curia di Foggia-Bovino, don Alfonso Celentano: «Effettivamente nel 2020 con il lockdown, abbiamo avuto non più di una ventina di matrimoni, molti sono stati posticipati all'anno seguente. Nel 2021 ne abbiamo avuti 530, in questo numero sono compresi anche quelli che erano stati fissati nel 2020, poi slittati per ovvie ragioni al 2021. Un numero che abbraccia non solo Foggia-città, ma anche i centri della nostra Curia, come San Marco in Lamis, Bovino, Deliceto e Sant'Agata di Puglia. In questi primi mesi del 2022 abbiamo già celebrato un paio di matrimoni, ma sicuramente nel corso dell’anno si riprenderà a celebrare il rito del matrimonio».
Don Alfonso Celentano, specifica anche che le celebrazioni del matrimonio con rito religioso sono in calo, soprattutto fra i più giovani: «Nel 2000 abbiamo avuto 875 matrimoni religiosi a Foggia e provincia e nel corso degli anni sono scesi ancora, tanto che nel 2019 ne abbiamo celebrati 480. Come spiegare questo fenomeno. Sicuramente oggi si preferisce celebrare solo il matrimonio civile, oppure si opta per la convivenza. Ma c’è un altro fenomeno, spesso si preferisce celebrare il matrimonio religioso, in un secondo tempo, rispetto a quello civile, probabilmente con una consapevolezza diversa».
Altra novità è quella della richiesta di nullità di matrimonio: «Ogni anno abbiamo una ventina di richieste di nullità di matrimonio religioso e tra l'altro i tempi per ottenere tale effetto si sono accorciati, nel giro di circa un anno al massimo un anno e mezzo, è possibile ottenere la nullità del matrimonio religioso, questo permette alla coppia che ha ottenuto la cancellazione dell'avvenuto sacramento di risposarsi anche in chiesa».
In ogni caso oggi, recarsi in chiesa per ascoltare la messa alla domenica, oppure per partecipare ad un battesimo, comunioni, nozze ed altro, vuol dire anche avere comportamenti diversi, a causa della pandemia. «Certamente si continua con il distanziamento, con l’evitare di scambiarsi il segno di pace, insomma si continua ad avere quelle giuste ed opportune attenzioni», conclude don Alfonso Celentano.
Dall'ufficio matrimoni del Comune di Foggia confermano che nel 2020 c’è stato un netto calo dei matrimoni civili, circa la metà rispetto al 2019, ma sicuramente meno in confronto a quelli religiosi. Nel 2021, invece, si è avuta una ripresa dei matrimoni civili, soprattutto nei mesi estivi. Per molte famiglie il Covid ha spezzato la gioia di vivere uno dei momenti più belli della vita: le nozze di un figlio o di un nipote. Era la primavera del 2020, quando Giacomo ed Arianna avrebbero dovuto sposarsi, la coppia vive vicino Bologna ma essendo foggiani di origine, avevano deciso di celebrare le nozze a Foggia, per condividere tale gioia con parenti ed amici. Poi il lockdown ha cancellato l’evento che è stato posticipato all’autunno sempre del 2020, ma purtroppo il Covid è entrato prepotentemente nella famiglia di Giacomo, facendo ammalare i suoi genitori ed i nonni, il nonno purtroppo ha perso la vita.
«Mio padre lo abbiamo perso – racconta, Annamaria, la mamma di Giacomo- è stato un dolore immane. In seguito, anche mio figlio è stato contagiato dal covid. Le nozze a quel punto sono state ulteriormente rimandate ed infine sono state celebrate nel dicembre scorso, fra pochi intimi. Certo io e mio marito eravamo felici per nostro figlio e nostra nuora, ma dentro il nostro cuore c’era e c’è tanto dolore». Ci sono coppie che hanno posticipato solo il rito religioso, ma effettuato quello civile, come Alessandro e Antonella: «Noi viviamo in Piemonte – racconta Antonella, perché abbiamo trovato lavoro a Torino, però siamo foggiani, dovevamo sposarci nel 2020, ad aprile, ma chiaramente abbiamo rimandato a settembre dello stesso anno, sposandoci solo in Comune, poi la scorsa estate, ad agosto ci siamo sposati anche in chiesa ed abbiamo condiviso con amici e parenti la nostra gioia. Anche il nostro viaggio di nozze è stato posticipato alla scorsa estate, non avevamo scelta, molti dei nostri parenti si sono ammalati di covid, compresi i miei suoceri, insomma non è stato un bel periodo».