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Cerignola, sorpresi a smontare auto fuggono alla vista dei CC: 2 arrestati

 
Redazione online

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Cerignola, sorpresi a smontare auto fuggono alla vista dei CC: 2 arrestati

Un terzo complice è riuscito a dileguarsi, facendo perdere le proprie tracce

Sabato 11 Luglio 2020, 14:51

CERIGNOLA - Alcuni giorni fa i carabinieri della Compagnia di Cerignola, nel corso di un servizio di perlustrazione delle aree periferiche della città, giunti in località «Tressanti», nei pressi del letto ormai asciutto del fiume Carapellese, hanno notato a distanza la presenza di alcuni veicoli e di tre soggetti che, in pieno pomeriggio, stavano procedendo alla «cannibalizzazione» di due autovetture.

I militari sono quindi intervenuti sul posto e, dopo un lungo inseguimento a piedi, hanno bloccato due soggetti, un rumeno di 40 anni, già noto alle forze dell’ordine, ed un nigeriano di 31 anni, incensurato. Il terzo complice è riuscito a dileguarsi, facendo perdere le proprie tracce.

I carabinieri hanno constatato la presenza di una Volkswagen «Polo» e di una Renault «Capture», entrambe risultate rubate il giorno stesso, la prima a Martinsicuro (TE) e la seconda a Trani (BT).

Le auto erano state già in parte smontate e le loro parti meccaniche erano state caricate su un Fiat Ducato, con telaio completamente abraso. Sul posto i militari della locale Stazione Carabinieri e della Sezione Radiomobile hanno notato la presenza di altre due autovetture, con ogni probabilità usate dai tre complici per raggiungere quella località: una Fiat Stilo ed una Fiat Punto, su cui sono in corso accertamenti per risalire alla loro provenienza. Tutti i veicoli rinvenuti sono stati sequestrati.

I due soggetti bloccati, sottoposti a perquisizione, sono stati trovati in possesso della somma contante di 920 euro, sequestrata poiché ritenuta compenso per la cannibalizzazione dei veicoli rubati. I due, condotti negli uffici della locale Compagnia Carabinieri, sono stati dichiarati in arresto per riciclaggio in concorso.

Dopo le formalità di rito, su disposizione della Procura della Repubblica di Foggia, per loro si sono aperte le porte del carcere foggiano.

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