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Foggia, uccise la moglie a coltellate: condannato anche in appello all'ergastolo

Foggia, uccise la moglie a coltellate: condannato anche in appello all'ergastolo

 
Redazione online

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toghe, avvocati

Dopo averle dato 7 fendenti, l'uomo tentò di suicidarsi

Mercoledì 19 Giugno 2019, 17:37

FOGGIA -  La Corte d’Assise Appello di Bari ha confermato la condanna di primo grado a 30 anni di reclusione nei confronti di Ferdinando Carella, il muratore foggiano di 49 anni che la notte del 16 febbraio 2018 uccise con sette coltellate la moglie Federica Ventura all’interno della loro abitazione a Troia (Foggia). La sentenza di primo grado era state emessa dal Gup del Tribunale di Foggia il 22 novembre dello scorso anno.

I giudici hanno escluso l’aggravante dei futili motivi, condannando il muratore per il reato di omicidio in occasione di maltrattamenti.

Quella notte Ferdinando Carella ferì a morte la moglie con sette coltellate, poi tentò di suicidarsi colpendosi all’addome con lo stesso coltello. L’imputato ha sempre sostenuto di non essere «un marito violento e di volere essere condannato per l'omicidio di mia moglie ma non per i maltrattamenti in famiglia».

«Attendiamo di conoscere le motivazioni della sentenza - ha detto l’avvocato difensore Potito Marucci - per poi valutare un eventuale ricorso in Cassazione».

Nel processo si sono costituiti parte civile oltre ai familiari della vittima anche la Regione Puglia e il Centro Antiviolenza «Telefono Donna» di Foggia e «Giulia e Rossella» di Barletta.

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