Sabato 06 Settembre 2025 | 12:50

Il Sud dei buoni esempi si realizza anche con l’archeologia

 
Giuse Alemanno

Reporter:

Giuse Alemanno

Il Sud dei buoni esempi si realizza anche con l’archeologia

La recente, parziale, visitabilità del Parco Archeologico delle Mura Messapiche di Manduria, permette di tornare su un argomento inerente l’offerta globale pugliese, spesso troppo marginalizzato

Venerdì 26 Luglio 2024, 12:58

La recente, parziale, visitabilità del Parco Archeologico delle Mura Messapiche di Manduria, permette di tornare su un argomento inerente l’offerta globale pugliese, spesso troppo marginalizzato. Il turismo archeologico è considerato - dagli operatori del settore - alto-spendente e destagionalizzato per sua natura, quindi il massimo desiderabile per una Regione che vorrebbe smettere di concentrare i suoi visitatori solo nel periodo estivo.

In Puglia esistono 11 siti eterogenei di Alto Interesse Archeologico, che – prendendo come riferimento il VII secolo Avanti Cristo - possono essere suddivisi in tre grandi aree: la Daunia, la Messapia e la Peucezia. L’occasione dell’apertura parziale del Parco delle Mura Messapiche di Manduria permette di ricordare che sono quattro i siti di Alto Interesse Archeologico riconducibili alla civiltà messapica: Manduria, Roca Vecchia, Rudiae e Vaste. Pensare di consorziarli sarebbe iniziativa meritoria e lungimirante; creare una offerta armonica e coordinata che permetta di scoprire ai tanti esploratori del passato che si muovono su rotte mondiali - da Pompei a Giza, da Atene a Angkor Wat - una civiltà affascinante e ancora poco conosciuta come quella messapica, sarebbe proposta premiante per il territorio pugliese.

Più volte, però, iniziative di interesse talmente ovvio da sembrare banale, si sono arenate di fronte a localismi, gelosie e piccoli interessi paesani. Come se il controllo del proprio trullo fosse più importante della tutela di Alberobello, come se il governo del proprio gommone fosse più importante del traffico portuale di Taranto, come se la salvaguardia dei propri grappoli fosse più significativa della produzione di tutto il Primitivo pugliese. Il nostro tempo ha stabilito che ogni miglioramento passa attraverso una rete di interessi comuni: la modernità non è più luogo per gli unici.

Esistono esempi virtuosi: in Puglia è attiva, per esempio, la Rete dei Comuni Sostenibili, che persegue finalità civiche, solidaristiche e di unità sociale mediante attività per la promozione tra Comuni e Unioni di Comuni delle politiche per la sostenibilità ambientale, sociale, culturale e economica. Poi c’è lo straordinario modello che arriva da Sibari.

L’accorpamento del Parco Archeologico di Crotone a quello di Sibari permetterà al Direttore di quest’ultimo, il dott. Filippo Demma, di migliorare esponenzialmente l’offerta destinata a turisti, appassionati e studiosi. In una recente intervista, il Direttore Demma elenca quali e quante provvidenze economiche intercetterà la fusione tra i due Parchi Archeologici. Un lavoro che ha portato a incrementare i visitatori del Parco di Sibari del 380% (tranquilli, non avete letto male!) in tre anni e che presto porterà risultati eccezionali anche a quello di Crotone.

Sono anche questi i buoni esempi che vengono dal Mezzogiorno, da contrapporre alle cattive pratiche che in tante occasioni sono state zavorra della nostra terra difficile. Quei pesi inutili che hanno frenato tante volte il Sud.

Lo sintetizzò, con la lingua elegante che lo distingueva, il sicilianissimo Don Luigi Sturzo in un discorso tenuto a Napoli il 18 giugno 1917: «Il problema è amministrativo e politico, e riguarda la nostra pretesa inferiorità nella vita pubblica non come individui, cui tutti riconoscono ingegno, assimilabilità, versatilità, genialità, slancio; ma come compagini collettive, cui è assegnato un posto inferiore per immaturità, per passionalità, per poca correttezza». Sono passati centoundici anni da quelle parole. Il Sud ha capito, ha imparato a proprie spese. È tempo di cambiare in meglio, partendo dal passato, dalla nostra storia antica. Uniti e insieme.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)