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La querela a Canfora di Giorgia l’antifascista è una buona notizia

 
Umberto Sulpasso

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Umberto Sulpasso

Meloni: “Contrastare ogni forma di violenza sulle donne”

Giorgia mi è simpatica. Nell’epoca delle fake news, del tutto è cinema, e delle guerre appaltate a Hollywood, Giorgia è personaggio politico vero

Lunedì 12 Febbraio 2024, 13:30

Grazie Giorgia per avere querelato Canfora e vorrei convincere anche i miei amici di «doleant di sinistra» (partito da fondare, vincerebbe le elezioni) a ringraziarti. Giorgia mi è simpatica. Nell’epoca delle fake news, del tutto è cinema, e delle guerre appaltate a Hollywood, Giorgia è personaggio politico vero. Mi piace lo sgomitare con cui si difende da Salvini anche se si è un po’ incattivita per voler difendere un cognato che scambia treni per taxi, e per vicinanza sorellina acidetta anziché no.

Luciano, massima icona dell’intellettualità nazionale, ha per me un grandissimo difetto: è troppo colpo, troppo bravo, e per di più dotato di senso dell’humor per colpire la rissosa destra, che ha paura di confrontarlo. Ma è grazie a questo difetto che Giorgia, grazie al cielo, lo ha querelato. Ci sono alcuni personaggi ai quali faccio ricorso su Yotube quando voglio rilassarmi intellettualmente. Uno è Carl Sagan, l’uomo che fece girare la telecamera del Voyager quando stava per lasciare il sistema solare e fece inquadrare la terra scrivendo quel «pale blue dot» riferito alla terra, capolavoro che un giorno chiederò al Direttore il regalo di farmelo pubblicare interamente. Uno è Chomski, che ha accettato di entrare come personaggio diretto in un mio libro Santa Cia da Teheran che pur avendo l’editore non ho avuto tempo di pubblicare, ma chissà… e uno è Canfora autentico rigeneratore dei buoni istinti mentali... Intelligente, colto, rilassato, pieno di sottile humor e, rara avis, informato. Ma se Canfora lo apprezzo e mi piace perché son contento che la Meloni lo abbia querelato? Per avere innescato la logica delle coerenze.

Georgia afferma che neonazista è una cosa brutta. Brava Giorgia. Fatto positivo che la PM si senta offesa a sentirsi dare del neonazista. Ma Giorgia, devi trarne le conseguenze. Neonazisti robaccia? Quindi anche nazisti robaccia? La risposa della Giorgia sarà analoga.

Ma ora nascono le aspettative. Dice il detto antico che è ladro chi ruba e chi tiene il sacco, e se i nazisti sono robaccia anche chi tiene loro il sacco è robaccia! E chi tiene il sacco? Il Partito fascista. Dalle leggi razziali sottoscritte ed attuate, all’olio di ricino per chi non la pensava uguale, all’abolizione della libertà di stampa, al partito unico etc etc. Giorgia, come puoi negare il fatto che è ladro sia chi ruba che chi tiene il sacco? I fascisti lo tengono il sacco, e quindi non puoi negare che sono robaccia. Ma attenzione al «tengono». Indicativo presente e non passato valido per tutti i politici che non lo sconfessano.

C’è una corsa frenetica dei personaggi di destra a dare sostegno incondizionato a Israele. Chiaro il tentativo di lavarsi un po’ l’immagine dal mal fatto, ma c’è un errore. L’Israele è uno Stato democratico e quindi fa cose giuste e cose sbagliate. Criticare le cose sbagliate di Israele non significa essere anti-ebrei. Fra l’altro sarebbe opportuno una volta per tutte di chiarire il grande errore semantico che si fa quando si parla di antisemitismo riferito agli ebrei: di tutti i semiti viventi gli ebrei sono si e no un 5%. A credere a Wikipedia le popolazioni semite sono Arabi, Ebrei, Aramei, gli Assiri, Cananeo-Fenici e, linguisticamente, Abissini. E, sul piano linguistico, semitico è l’arabo (oltre 200 milioni), l’aramaico, (57 milioni), e ebraico «solo» 9 milioni superiore solo al tigrino, 6-7 milioni che non credo sia il linguaggio delle tigri.

Dunque per motivi semantici e linguistici, oltre che politici, non confondiamo la critica all’Israele con l’anti-ebraismo. A Noam Chomski, ebreo praticante, vissuto nei kibutz, l’Israele negò il visto per una conferenza da fare a Tel Aviv perché aveva criticato il governo. Non è comportamento fascista questo? Il popolo di Palestina viene tenuto, si badi bene, nel proprio territorio, con statuti e leggi differenziate: non è apartheid questa? È come se Eric Zemour, ultradestra francese, e Marine Le Pen, nazionalista pura, si stabilissero in Lombardia e tenessero segregato Salvini. Matteo sta attento, perché Marine ha un precedente: insediatasi nel partito del padre lo ha poi sfrattato! E rischi di diventare lo «sfrattato» per eccellenza: sfrattato da Conte, sfrattato da Giorgia, pure sfrattato da Le Pen? Dunque, la libertà di culto ebraico va difesa ovunque, ricordando gli orrori nazi-fascisti il cui ricordo va sollecitato sempre e ovunque, ma senza strumentalizzarlo per difendere automaticamente i comportamenti di Israele quando lo Stato si comporta da fascisti, come con Chomsky. La politica dell’apartheid va condannata senza se e senza ma.

In conclusione, Il 16 aprile Canfora ti spiegherà, come lui sa fare, che Neonazismo è condivisione degli originali miti ispiratori. Tu non li condividi? Sei antinazista? (ma allora ladro e chi tiene il sacco= sei antifascista, di qui non si scappa). Grazie dunque per aver querelato Canfora, se mostrerai la coerenza necessaria ne sarà felice anche lui che è difeso da Laforgia - eccellente candidato a sindaco di Bari - dunque in ottime mani. Ma tu non mancare di andare a sentire Canfora il 16 aprile. Spero ci sia una folla ad ascoltarlo. Ci sarò anch’io per rinnovarti di persona la mia simpatia e convincere Canfora che l’economia marxista è un fallimento e la rivoluzione del sapere è l’ancora di salvataggio per i doleant di sinistra.

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