In Puglia e Basilicata
sviluppo
05 Luglio 2022
Redazione online
BARI - Competitività, innovazione e sostenibilità sono i tre nuclei centrali dell’accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo presentato questo pomeriggio a Bari. Un accordo che metterà disposizione sette miliardi di euro per le imprese pugliesi, nell’ambito dei 150 miliardi del plafond nazionale, per promuovere «l'evoluzione del sistema produttivo su questi tre driver fondamentali per la crescita e in coerenza con il Pnrr».
Presenti all’incontro tra gli altri Emanuele Orsini, vicepresidente per credito, finanza e fisco di Confindustria, Sergio Fontana, presidente di Confindustria Puglia, Stefano Barrese, responsabile divisione Banca dei territori di Intesa Sanpaolo, e Gregorio De Felice chief economist di Intesa Sanpaolo. Un accordo - di durata triennale e firmato lo scorso ottobre da Carlo Bonomi, Presidente di Confindustria, e Carlo Messina, consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo - che si pone tra gli obiettivi il sostegno alle aziende in questa fase di transizione digitale. Tra i temi affrontanti il ruolo che dovranno avere le imprese del Mezzogiorno per gli investimenti legati al Pnrr.
«Le piccole e medie imprese hanno necessità di avere liquidità, fare progetti. Ci sono potenzialità enormi che dobbiamo utilizzare. Mi riferisco al Pnrr o ai Fondi di coesione. Ci saranno un mare di risorse ed abbiamo necessità di avere liquidità e vicinanza con il settore bancario». Lo ha dichiarato il presidente di Confindustria Puglia, Sergio Fontana a Bari per la presentazione dell’accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo in favore delle imprese pugliesi. «Oggi lo facciamo con uno dei partner più importanti che abbiamo a livello nazionale ed internazionale, perchè molto nostre imprese stanno andando avanti facendo internalizzazioni. Ringrazio Emanuele Orsini, Confindustria, e Banca Intesa a livello nazionale, che hanno portato sul nostro territorio disponibilità e liquidità». «Ci saranno sette miliardi per la Puglia: starà a noi - conclude Fontana - spendere bene queste risorse, utilizzarle al meglio per il rilancio della nostra regione, del Mezzogiorno e dell’Italia».
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