Cultura
Tra le bancarelle poesie inedite di Pirandello, la scoperta di un architetto tra Firenze e Taranto
L’emozionato racconto di Lucio Giummo: liriche che rappresentano una sorta di diversità poetica rispetto al passato
Passeggiare tra le bancarelle del mercato di antiquariato di Firenze, dare uno sguardo agli oggetti di un tempo tra i più ricercati o i più curiosi, toccare e percepire i profumi del passato, anche di un passato molto lontano, scovare testimonianze preziose e antiche. Lucio Giummo - architetto, scrittore, bibliofilo, ricercatore siciliano - fa cosi una scoperta tanto casuale, quanto incredibile. Nove liriche autografe e inedite di Luigi Pirandello, composte tra il 1918 e il 1920, nel periodo della sua piena maturità (tra i 51 e i 53 anni), nel periodo in cui sembrava che da tempo avesse rinunciato a esprimersi con le poesie.
Ecco, invece, la scoperta di queste ultime opere, scritte sul retro di nove cartoline illustrate acquistate per pochi euro al mercato insieme ad altre, mescolate tutte in una grande scatola di cartone dall’ignoto venditore ambulante. Nove cartoline risalenti ai primi decenni del 900, non affrancate, senza indirizzo e quindi mai spedite, quantomeno nel modo più consueto. Una grande passione, quella delle cartoline, per Lucio Giummo che vive e opera tra Firenze e Taranto, città in cui ha progettato il recupero di chiese rupestri medievali, romaniche e barocche, di edifici in centri storici della Puglia.
Una sorpresa quando ha cominciato a leggere, a gustare e poi a esaminare quelle composizioni. «Non potevo crederci neppure io. Una emozione fortissima», ci racconta ancora stupito nonostante siano trascorsi diversi anni da quella mattinata al mercato. Undici per l’esattezza. La scoperta avviene nel 2012 e solo lo scorso anno gli inediti vengono resi pubblici con un saggio in cui Giummo ripercorre il profilo storico e biografico del noto e grande poeta, scrittore e drammaturgo, offrendo una attenta analisi delle composizioni.
«È stato un lungo lavoro, faticoso a tratti, ma molto interessante dal punto di vista culturale e anche umano», spiega l’autore che, per confermare l’autenticità delle opere, ha sottoposto ciascuna di quelle opere a una perizia grafologica.
«Messaggi dal caos», così Lucio Giummo ha intitolato il suo saggio edito da Porto Seguro. Caos (Kaos) come la contrada di Agrigento in cui il Premio Nobel per la letteratura nacque nel 1867, laddove sorge la sua casa natale. Luogo a cui Pirandello è sempre stato profondamente legato. Lui stesso in una citazione si definì figlio del Caos.
Secondo gli studi di Giummo, queste poesie rappresentano una sorta di diversità poetica rispetto al passato per Pirandello. Sono differenti i temi che caratterizzano queste ultime. Dalla religiosità infantile al dialogo con la propria anima, passando per la metafora viaggio-vita fino ad arrivare al difficilissimo rapporto col padre e all’atteggiamento nei confronti del mondo femminile.
I cultori della poesia e di Pirandello, in questo saggio, ritroveranno la sua anima, la sua personalità, la bellezza delle sue emozioni. Le emozioni dei suoi scritti e le emozioni trasmesse da Lucio Giummo attraverso questa sua scoperta che porta alla luce – semmai ce ne sia ancora bisogno - la grandiosità di Luigi Pirandello.