LECCE - Torna a Lecce dall’8 all’11 dicembre «Vive le cinéma», unico festival del cinema francese del Sud Italia. Tra i temi centrali della settima edizione la battaglia per i diritti umani. Vive le cinéma tributerà un omaggio a tutti coloro che sono in prima linea nel lungo e faticoso percorso verso la libertà, tra i quali molti artisti. Portavoce e simbolo di questa battaglia è Mina Kavani, ospite internazionale del festival.
Attrice pluripremiata e attivista, Kavani è protagonista dell’ultimo film di Jafar Panahi, «Gli orsi non esistono», che ha ottenuto il premio speciale della giuria al Festival di Venezia 2022. Sabato 10 dicembre (ore 11.30), all’Auditorium del Museo Castromediano di Lecce, Kavani sarà protagonista di un incontro di approfondimento su «Cinema e diritti», nel quale racconterà la sua vita di attrice e attivista e l’incredibile esperienza di questo film, una produzione non autorizzata dal regime, girata in Turchia in totale segretezza.
Il festival si svolgerà negli spazi del Teatro Apollo, nel Museo Sigismondo Castromediano e nella libreria Liberrima. Saranno proiettati film, documentari, cortometraggi, ci saranno incontri con artisti e produttori, talk di approfondimento sui temi di maggiore attualità, percorsi di formazione sul campo per studenti universitari e delle scuole superiori e presentazioni di libri.
Alla presentazione che si è svolta oggi a Lecce sono inbtervenuti, tra gli altri, la presidente del Consiglio regionale della Puglia Loredana Capone, il direttore generale di Apulia Film Commission Antonio Parente, i direttori artistici Angelo Laudisa, Alessandro Valenti e Brizia Minerva. Ospite speciale, in collegamento, l'attrice e attivista politica Mina Kavani. «Sono certa che questa edizione sarà particolarmente straordinaria e toccante - ha detto Capone - la partecipazione dell’attrice pluripremiata e attivista iraniana Mina Kavani è, infatti, un’occasione imperdibile per chiederci se stiamo facendo abbastanza per i diritti umani, ciascuna e ciascuno nel proprio ruolo». «Una delle azioni fondamentali per far tornare al pubblico il "vizio del cinema" è sicuramente la costruzione di un festival di qualità», ha concluso il direttore di Afc Parente.