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Carlo Stragapede
09 Febbraio 2021
Dall’Accademia del cinema ragazzi di Enziteto agli schermi di Raiuno. Alice Azzariti, 19 anni, barese del quartiere Poggiofranco, è ormai un volto familiare al grande pubblico televisivo: presta il volto a Valentina De Ruggeri, la figlia di Imma Tataranni, il sostituto procuratore più famoso d’Italia, energica magistrata dall’intuito fulmineo e dal passo marziale, interpretata dalla brindisina Vanessa Scalera.
La squadra diretta dal regista Francesco Amato si appresta a girare la seconda serie di otto puntate tratta dai romanzi della scrittrice materana Mariolina Venezia. E della partita sarà anche lei, Alice-Valentina, viso puliti, occhi scuri a mandorla, vivacissimi, e lunghi capelli neri.
La incontriamo nel negozio di ottica del papà, Gianni, 58 anni, suo assiduo sostenitore insieme con la mamma Loredana Iacobellis, impiegata alla Asl e un passato in politica: negli anni Novanta è stata presidente della Circoscrizione Picone-Poggiofranco, eletta con il centrodestra.
«Sto studiando il copione da novembre - confessa - e devo dire che il personaggio di Valentina è cresciuto tantissimo, è più adulta, più responsabile rispetto alla prima serie e assumerà un ruolo sempre più centrale nel gestire i rapporti familiari». A questo punto ci viene in mente che abbiamo lasciato la dottoressa Imma preda del fascino dell’appuntato Ippazio Calogiuri (Alessio Lapice), mentre suo marito Pietro (Massimiliano Gallo) sembra tendere a qualche divagazione. Gratta gratta, c’è aria di crisi coniugale?
«Non posso svelare nulla», taglia corto la «figlia» Alice con un sorriso. Tra le storie-corollario alle inchieste di mamma Imma, spiccano il rapporto tra Valentina e l’amico del cuore Samuel (ha il volto di un altro attore barese, Andrea Santacroce) che tende a mettersi nei guai, e l’amicizia con la coetanea Bea (è Guendalina Losito, di Gioia del Colle). Completano la pattuglia barese del cast gli attori Paolo Sassanelli (nei panni di uno strano guru) e la esperta Lucia Zotti: anima storica del teatro Kismet, indossa i panni di nonna Brunella, la madre della pm affetta da una sorta di demenza «selettiva» e però a volte decisiva per la trama.
Millennial, classe 2001, la Azzariti ha esordito a soli 17 anni sul set di «Imma», mentre frequentava il quarto anno di Liceo linguistico («che fatica! Finalmente a giugno scorso ho conseguito la Maturità») ma non era certo a digiuno di cinema: aveva al suo attivo i corsi all’Accademia di Enziteto dove ha appreso i primi rudimenti della Settima Arte e soprattutto «ho capito che mi sarebbe piaciuto tanto fare questo mestiere», ammette entusiasta.
«Al fianco di Ruggero Cristallo (uno dei tutor «anziani» dell’Accademia, ndr) ho imparato moltissimo. A Enziteto si lavora in squadra, e si fa tutto, dalla scrittura alla scenografia fino alla regia e alla direzione della fotografia. È un apprendistato straordinario. All’Accademia ci vado sempre, appena posso, la considero tuttora importantissima per la mia formazione», spiega.
Insomma il comandamento è: mai montarsi la testa, e piedi per terra, sempre e comunque. «Mi sono iscritta alla facoltà di Giurisprudenza su una Università telematica e ho già superato tre esami - racconta -. Papà e mamma mi hanno consigliato di tenermi sempre un piano B, nella vita non si può mai sapere».
Ora la giovane artista aspetta la convocazione per i ciak romani degli interni di casa De Ruggeri-Tataranni, precisamente in un appartamento nella zona del ghetto ebraico della capitale. E a Roma sono state ricreate le stanze e i corridoi della Procura della Repubblica lucana.
In aprile il set della co-produzione Rai Fiction-Itv Movie si sposterà nella città dei Sassi per gli esterni. Ma nella seconda serie il vasto pubblico dell’ammiraglia Rai potrà ammirare anche i borghi storici di Marsicovetere, Marsico Nuovo, Viggiano e Abriola, insomma il cuore della Basilicata aspra e verdeggiante.
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