LECCE - In attesa che segnino anche centrocampisti e difensori, nei dieci turni che mancano alla conclusione del campionato, nella corsa-salvezza, il Lecce si aggrappa alle reti di Nikola Krstovic. Sabato, nella sfida interna contro il Milan, il centravanti ha firmato una doppietta ed ha disputato una delle migliori partite da quando indossa la maglia giallorossa, colpendo un palo e garantendo un contributo sostanzioso in fase di non possesso. In questo senso è sintomatico il cartellino giallo che il montenegrino si è visto sventolare dall’arbitro Daniele Doveri dopo avere rincorso Rafael Leao, atterrandolo da dietro per evitare che entrasse in area. Nel match contro i rossoneri, l’ex Dunajska Streda ha dato la netta sensazione di avere compiuto un ulteriore passo in avanti nel suo percorso di maturazione e di crescita.
Krstovic ha sin qui firmato 9 dei 20 centri del Lecce. Significa che, da solo, ha realizzato il 45% delle reti della compagine salentina. Una è arrivata su rigore ed una di testa. Sette le ha siglate dall’interno dei sedici metri avversari e due da fuori area. Lautaro Martinez e Romelu Lukaku, che lottano per lo scudetto e guidano l’attacco dell’Inter e del Napoli, hanno segnato un solo gol più del montenegrino. Il giallorosso è la punta che ha siglato più reti tra i bomber che militano nelle squadre che sgomitano per restare in massima serie.
Per lui, la gara con il Milan era particolarmente stimolante perché di fronte aveva una delle grandi del calcio italiano, ma soprattutto perché tra i dirigenti del «Diavolo», con il ruolo di senior advisor della proprietà, figura quello Zlatan Ibrahimovic che è uno degli idoli ai quali la punta del Lecce si ispira. L’altro è il polacco Robert Lewandowski, per anni bomber del Bayern Monaco ed oggi del Barcellona.
Ma è probabile che ci sia stato un ulteriore motivo alla base dell’enorme carica messa in mostra dal montenegrino contro i rossoneri. A gennaio, infatti, è circolata con insistenza la voce che la società meneghina abbia offerto al club di via colonnello Costadura venti milioni di euro per assicurarsi le sue prestazioni per la prossima annata agonistica, ottenendo il secco «no» dell’entourage salentino, convinto che a luglio il suo «gioiello» varrà molto di più.
La prima rete stagionale di Krstovic è arrivata alla terza giornata, in Lecce-Cagliari (1-0). Un gol di rapina, ad anticipare il proprio marcatore all’interno dell’area piccola, di destro, su sponda di Kialonda Gaspar. Il centravanti si è ripetuto al quinto turno, in Lecce-Parma (2-2), firmando, di destro, su punizione deviata da un avversario, il momentaneo 2-0. È seguito un lungo digiuno sino alla quindicesima partita, a Roma, contro il complesso giallorosso da poco affidato a Claudio Ranieri. Il montenegrino ha realizzato su rigore, di destro, la rete del temporaneo 1-1, ma alla lunga l’undici allenato da Marco Giampaolo si è arreso per 4-1. La punta giallorossa ha fatto ancora centro una settimana dopo (sedicesima giornata), mettendo dentro, di destro, il 2-1 che ha permesso al proprio schieramento di imporsi nel confronto interno con il Monza, avventandosi con rabbia, dal vertice destro dell’area piccola, su un assist di Santiago Pierotti. In precedenza, sull’1-0, si era fatto parare un penalty da Stefano Turati.
La prima doppietta con il Lecce ed in Italia è stata festeggiata da Krstovic ad Empoli, l’11 gennaio 2025, nel ventesimo turno. Sugli sviluppi di un fallo laterale ha realizzato il 2-0 e nel finale di match ha chiuso i conti siglando il 3-1, con una conclusione scoccata appena entrato nei sedici metri rivali. In entrambi i casi di mancino. Non il suo piede preferito. Quindi, nella partita numero ventitré, a Parma, dove i salentini hanno vinto per 3-1, ha dimostrato che, nel proprio repertorio figura anche il colpo di testa. Contro i ducali, infatti, è salito in cielo, restandoci per alcuni secondi e, con un perentorio colpo di reni, ha «incornato» la sfera, indirizzandola imparabilmente in fondo alla porta per il gol dell’1-1 che ha dato il via al ribaltone.
Le ultime due perle sono quelle incastonate nella personalissima collana contro il Milan: 1-0, con una gran botta di destro da fuori area, e 2-0, con un colpo da biliardo, ancora di destro, dall’interno dei sedici metri dei rossoneri. Purtroppo, in questo caso le reti di Krstovic non hanno portato punti alla causa del Lecce, al quale però, da qui al termine della stagione, i gol del montenegrino servono come il pane, magari sin dalla trasferta di venerdì sul terreno del Genoa.
Per ambire ai top club europei, il centravanti giallorosso può e deve crescere ancora. A volte dà l’impressione di essere più bravo a segnare le reti difficili che quelle “facili”. Inoltre, in taluni casi pecca di egoismo. Nel corso del torneo, ci sono stati dei periodi nei quali è stato molto criticato, ma si dimentica che troppo spesso è costretto a lottare da solo contro le retroguardie rivali, in quanto il Lecce, quando attacca, ha il limite di portare pochi uomini nell’area avversaria.