ADRENALINA GIALLOROSSA
Lecce, una città nel pallone
La serie A è dietro l’angolo: mancano due punti per coronare il sogno
Primo posto in classifica con ben quattro punti di distacco sulla terza, a due giornate dalla fine della stagione. All’inizio nessuno ci avrebbe scommesso, forse - per scaramanzia - neppure i più convinti tifosi giallorossi. Eppure il Lecce è lì e dopo la bella e convincente vittoria nello scontro diretto di lunedì scorso, contro il Pisa, al Via del Mare, guarda tutti dall’alto in basso.
La squadra di mister Marco Baroni ha disputato una gara quasi perfetta, senza lasciare nulla agli avversari di giornata. E le altre formazioni aspiranti alla promozione diretta in serie A ci hanno messo del loro, pareggiando (il Brescia, in casa, con la Spal) o addirittura perdendo (come la Cremonese a Crotone, il Monza a Frosinone e il Benevento, tra le mura amiche, contro la Ternana).
Non poteva forse andare meglio per la truppa salentina, alla quale ora mancano solo due punti per festeggiare la matematica promozione in serie A. Che sarebbe la decima della sua storia e, se arrivasse col primo posto in classifica, rappresenterebbe la seconda dopo quella conseguita a conclusione della stagione 2009/2010 con Gigi De Canio in panchina.
Le ultime due giornate, si diceva: sabato prossimo capitan Fabio Lucioni e compagni saranno impegnati sul difficile campo del Vicenza che, con la vittoria dell’altro ieri a Como, ha rilanciato le proprie chance di salvezza. La formazione veneta, infatti, è alla disperata ricerca di punti per evitare la retrocessione diretta e sperare, magari, nei playout. Mentre nell’ultima giornata di campionato, la sera di venerdì 6 maggio, i giallorossi affronteranno al Via del Mare il già retrocesso Pordenone. E la cosa dovrebbe essere una pura formalità.
Ma come sono messe le altre squadre che aspirano al grande salto nella massima serie italiana nelle ultime due giornate? La Cremonese, che è a quota 66 punti (quindi due in meno del Lecce) sabato prossima affronta, in casa, l’ostico Ascoli, che deve consolidare la propria posizione nella griglia playoff. Mentre il 6 maggio sarà ospite del Como, che ha ormai tirato i remi in barca (ha sinora collezionato quattro sconfitte di fila) perché è ormai salvo, a metà classifica, e non ha più nulla da chiedere alla stagione in corso. Quanto alla terza forza del campionato, il Monza è a 64 punti (quattro in meno del Lecce) e, se dovesse vincere entrambe le ultime due gare in programma, arriverebbe a quota 70 punti. Ma, avendo perso i due scontri diretti coi salentini (3-0 nel Salento e 0-1 in Brianza), se Lecce e Monza si dovessero ritrovare a pari punti, prevarrebbe comunque la squadra di Baroni. Anche un arrivo a quota 70 fra Lecce, Monza e Cremonese garantirebbe ai giallorossi la serie A per via della classifica avusla.
Ecco perché al Lecce bastano due punti per la matematica promozione. Ma per il Monza è parecchio complicato ottenere due vittorie, perché sabato giocherà, in casa, lo scontro diretto col Benevento e, all’ultima giornata, dovrà affrontare la difficile trasferta a Perugia e gli umbri vogliono a tutti i costi approdare ai playoff. A quota 63 (quindi ben 5 punti in meno del Lecce) ci sono poi le altre tre formazioni, che ancora possono ottenere la promozione diretta in A: Pisa, Brescia e Benevento.
Il Pisa, uscito malconcio dal ko di lunedì scorso al «Via del Mare», se la dovrà vedere sabato prossimo, in casa, col Cosenza e poi, il 6 maggio, a Frosinone. Due match tutt’altro che agevoli perché i calabresi vogliono salvarsi, restando in zona playout, mentre i laziali devono guardarsi dall’insidia Perugia per mantenersi nella griglia playoff.
Calendario sulla carta più abbordabile per il Brescia allenato dall’ex giallorosso Corini, che affronterà due avversari senza più obiettivi per questa stagione: sabato prossimo il Cittadella in Veneto e poi, il 6 maggio, in casa, la Reggina. Infine il Benevento che, come si è già detto, è atteso dallo scontro diretto di sabato prossimo a Monza e poi, all’ultima giornata, dovrà vedersela in casa con la Spal. E quest’ultima deve assolutamente evitare di essere trascinata nella bagarre dei playout. In ogni caso questo campionato di serie B è talmente equilibrato e imprevedibile da aver ampiamente dimostrato che non ci sono partite dall’esito scontato. E quindi bisogna lottare sino alla fine senza fare calcoli.