Sabato 06 Settembre 2025 | 23:32

Lecce-Udinese: 0-1 bianconeri vincono su rigore di Lucca. Lo sfogo di Sticchi Damiani

 
Redazione online

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Lecce-Udinese: 0-1

Rete controversa segnata al 32’. Lucca ha esultato da solo senza i compagni

Venerdì 21 Febbraio 2025, 22:43

22 Febbraio 2025, 16:02

LECCE -  Passa l’Udinese a Lecce grazie al rigore trasformato da Lucca nella primo tempo. Dieci punti nelle ultime 4 gare con i friulani che salgono a quota 36 in zona abbastanza tranquilla ma vittoria che porterà giocoforza dibattiti in casa bianconera. Il rigore contestato dal Lecce e assegnato dopo consulto var, pallone 'scippatò da Lucca ai suoi compagni, con Thauvin rigorista designato, il relativo litigio da partitella amatoriale in casa bianconera, la rete e l'esultanza solitaria del bomber, lasciato incredibilmente solo a festeggiare, con Runjaic che lo toglie pochi minuti: la sceneggiata del rigore non sembra essere andata giù al tecnico.

I friulani, che nell’arco dei novanta minuti non corrono eccessivi pericoli, portano a casa tre punti che hanno il sapore della sicurezza in classifica. Sul fronte opposto il Lecce, dopo tre gare utili, resta quota 25 e rischia di essere risucchiato nuovamente in zona pericolo. Giampaolo opta per il solito tridente di attacco con Pierotti, Krstovic e Morente. Torna titolare Rafia in mezzo al campo, out Helgason nemmeno in panchina. Sul fronte opposto Runjaic propone un 4-4-2 con Thauvin esterno di destra, in attacco il duo formato da Sanchez e Lucca.

Si parte e dopo una primissima fase di studio è l’Udinese a cercare di affondare il colpo, con i bianconeri a fare la gara, e i salentini che cercano in rapide ripartenze la soluzione per aggirare l’iniziale pressione ospite. Bisogna attendere il 26' perché il Lecce si affacci in area bianconera. Cross di Gallo, sfera che arriva sui piedi di Pierotti che calcia due volte, ma ospiti che si salvano in angolo.

La gara si infiamma improvvisamente. Contatto in area del Lecce tra Jean e Lovric (27'), con il centrocampista dell’Udinese che cade in area e reclama il rigore chiede il calcio di rigore. Bonacina, che aveva lasciato correre, viene richiamato dal var Guida, cambia idea e giudica falloso il contatto, concedendo il penalty. Scene poco edificanti seguono, con un litigio tra i compagni e Lucca su chi debba battere il rigore. Nonostante il rigorista sia Thauvin, Lucca non sente ragioni, riesce anche a prendersi un giallo, va sul dischetto, spiazza Falcone e porta in vantaggio i bianconeri (32'). Esultanza solitaria per l’attaccante, che trova anche il tempo di zittire polemicamente i tifosi di casa, e nessun compagno che va ad esultare con lui. Ma le sorprese non finiscono, con una scelta clamorosa di Runjaic. Sostituisce proprio Lucca forse per l’insolita sceneggiata, entra Iker Bravo al suo posto (36').

Il Lecce prova a reagire. Discesa di Gallo sulla sinistra, sfera che termina sui piedi di Pierotti che viene ostacolato da Krstovic al momento del tiro (42'). Tre di recupero e stop ai primi quarantacinque. Pubblico che fischia per la decisione arbitrale, Lecce che protesta garbatamente con Bonacina, e ospiti, vantaggio a parte, ancora agitati ancora per la vicenda Lucca.
Via alla ripresa e due novità in casa Lecce. Fuori Rafia e Pierotti, prestazioni opache per i due, dentro Berisha e Karlsson. Nonostante i cambi è sempre l’Udinese a condurre le danze. Prima Bravo calcia da lontano e Falcone è bravo a sventare in angolo (53'), poi Kamara entra in area ma nessuno dei suoi è pronto per la deviazione decisiva. Il Lecce prova a scuotersi. Imbucata di Morente per Coulibaly, che si inserisce e nel momento del tiro viene bloccato da una spallata di Bijol: per l’arbitro è tutto regolare (60'). Gara che comincia a salire di tono e a farne le spese, con un giallo, in rapida successione sono Berisha, Lovric e Payero. Entrano forze fresche e il Lecce si getta in avanti ma non va oltre una serie di calci d’angolo.

LO SFOGO DI STICCHI DAMIANI

Parliamo di una partita equilibrata nella quale un episodio fa tutta la differenza del mondo. Mi dispiace, facciamo una fatica enorme a capire regole e protocolli. L’arbitro dal campo vede bene e fa platealmente segno che si può continuare. Si tratta di una situazione di gioco e platealmente ha voluto comunicarlo. Si va a sovvertire il protocollo per un rigore improponibile, inconcepibile. Mi dispiace che un giovane arbitro come Bonacina sia stato mandato al massacro per decretare un rigore così. All’arbitro ho detto che mi dispiace per lui, perché non può essere richiamato per un rigore inesistente. Abbiamo coniato una nuova tipologia di rigore dove l’attaccante cerca un gomito aperto per andare a sbattere. Questa è una interpretazione ridicola. Da oggi in poi questi episodi vanno puniti con il rigore ma non è possibile. Addirittura c’è un episodio uguale su Coulibaly ma poi lì quest’interpretazione ridicola non vale più. Si potevano dare due rigori ridicoli.

Meno ridicolo e più serio è il secondo giallo su Payero. È impossibile non dare il secondo giallo. Ci mettiamo tutta la buona volontà per capire e comprendere ma certe giornate è difficile. Mi dispiace che al var ci sia lo stesso arbitro che lo scorso anno ha trovato il pestone di Piccoli con il Milan, quest’anno ha coniato l’attaccante che va a sbattere sul gomito. Era una partita non bella ma un pareggio avrebbe fatto tutta la differenza di questo mondo. Abbiamo difficoltà naturali e queste si aggiungono ulteriori difficoltà che non si riescono a capire.

Non si può chiamare l’arbitro per una cosa del genere. Gli hanno fatto vedere gli unici due fotogrammi che alterano una dinamica che dice tutt’altro. Dal punto di vista della fattispecie è una barzelletta, inutile girarci intorno. È un episodio determinante, che incide. Un punto avanti e indietro significa tanto per il Lecce. Un arbitro esperto non può richiamare un arbitro giovane per indurlo a dare un rigore così.

IL COMMENTO DI MR GIAMPAOLO

«Non è mai rigore quello lì, non capisco perché il var abbia richiamato l’arbitro. E’ assurdo, qui non si parla nemmeno di 'rigorino', questo è il nulla. E’ da arresto, anche perché è un rigore determinante in questa partita». Così l’allenatore del Lecce, Marco Giampaolo, commenta il penalty assegnato dall’arbitro all’Udinese nel primo tempo.

«Al Var c'era Guida, un arbitro di livello, non capisco», ha proseguito. «Poi è anche vero che abbiamo fatto fatica, ma la partita era in equilibrio - ha detto ancora Giampaolo - e l’episodio che l'ha determinata è stato il rigore».  «Per l’arbitro è stata difficile, ha assunto anche un comportamento strano per ribadire le sue ragioni - ha commentato ancora Giampaolo, ai microfoni di Dazn. Lasciamo perdere l’arbitro ma il Var non deve richiamare l'attenzione per un episodio così. Non è mai rigore».

Parlando della partita, l’allenatore ha ammesso che la sua squadra «ha trovato difficoltà, siamo stati poco puliti a uscire, poco reattivi negli uno contro uno, mentre loro sono stati sereni e hanno sfruttato l’uomo. Eravamo in partita però». 

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