giallorossi

Lecce da lavori in corso: tanti i nodi da sciogliere

Antonio Calò

Si vede la mano di Corini, ma il mercato condiziona

Quello visto all’opera con il Pordenone è stato un Lecce da «lavori in corso». Lo 0-0 contro il team friulano e la prova sfoderata dalla squadra salentina hanno confermato in pieno quanto rimarcato alla vigilia del match da Corini, ovvero che sino al 5 ottobre, data di chiusura del mercato, ci sarà da fare di necessità virtù, in quanto la formazione giallorossa, tra arrivi e partenze, sarà un cantiere aperto.

L’incontro col Pordenone ha fatto intravedere la bozza del progetto sul quale sta lavorando il tecnico di Bagnolo Mella, con il suo 4-3-3 ancora da sviluppare al meglio. Contro i nero-verdi, fatta eccezione per i primi 20’, il Lecce è stato abbastanza ordinato ed ha creato alcune buone opportunità, ma la difesa ha avuto qualche scricchiolio di troppo e l’attacco non è riuscito ad incidere, con un Coda troppo isolato.
Hanno fatto buone cose i nuovi, soprattutto Listkowski e Zuta, mentre non sono sembrati al top big del calibro di Mancosu e Petriccione che, del resto, come Falco, non si sa ancora con certezza se resteranno o no. Insomma, i nodi da sciogliere sono diversi.

Sul fronte del mercato, la punta centrale che dovrà fungere da alternativa a Coda potrebbe giungere dalla cantera del Real Madrid. Come riportato nei giorni scorsi, Corvino sta trattando con le merengues l’attaccante Rodriguez, 19 anni lo scorso 4 agosto, che ha sin qui militato nella seconda squadra della gloriosa società madrilena.
Il professionista di Vernole proverà a chiudere l’operazione in tempi stretti, anche alla luce del fatto che lo attende una settimana di super lavoro. Da oggi, si aprirà una fase cruciale per le sorti del team salentino, che ha bisogno di completare la rosa con 5-6 tasselli e di capire in via definitiva se Falco, Mancosu e Petriccione (lo vuole il Crotone) faranno parte dell’organico.

Per il ruolo di portiere è tutto definito. Il primo sarà Gabriel, che si è comportato alla grande contro il Pordenone, il secondo Bleve, il terzo Milli.
Sotto contratto c’è Vigorito, per il quale, però, sembra oramai certa la cessione. Lo vogliono Cagliari, Spal ed altri sodalizi della serie cadetta.
La retroguardia ha bisogno di un paio di innesti. La fascia sinistra è presidiata da Calderoni e da Zuta (che si adatta anche sulla corsia opposta), mentre su quella destra manca una alternativa ad Adjapong. Vera potrebbe passare in prestito al Cosenza per farsi le ossa, mentre Gallo piace al Novara.
I centrali attualmente sono Lucioni, Meccariello, Rossettini (su di lui c’è il Padova) e Riccardi, ma uno degli ultimi due (o entrambi) si accaserà probabilmente altrove per lasciare il posto ad un calciatore mancino che abbia quale caratteristica la rapidità.

Se non si registreranno addii, a centrocampo il Lecce potrebbe essere a posto, a patto che in questo reparto vadano compresi Mancosu (tranne che Corini non voglia schierarlo da esterno alto anche quando la rosa sarà completa) e Listkowski (che sin qui si è disimpegnato bene in avanti). Per il resto, Petriccione e Tachtsidis sono due play affidabili, come del resto danno garanzie, da mezzala, sia Majer che Henderson.
L’attacco è il reparto più sguarnito. Serve un vice Coda ed in quest’ottica potrebbe arrivare Rodriguez, con una scelta che guarda al presente, ma che è anche di prospettiva. Manca un esterno (o forse due) che funga da alternativa a Falco, se non andrà via, ed a Paganini. Fermo restando che Listkowski ha dimostrato di potere giostrare nel tridente offensivo, sia a sinistra che a destra. Vanno piazzati altrove Dubickas, Lo Faso e presumibilmente Felici.

(foto Massimino)

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