Lecce - Non finisce di stupire, Marco Mancosu. Nella trasferta di sabato scorso a Sassuolo, gettato nella mischia da Fabio Liverani a gioco fermo, con un calcio di rigore assegnato al Lecce, sul 2-1 per gli emiliani, non ha esitato a presentarsi in area, prendere la palla, sistemarla sul dischetto e battere la massima punizione, trasformandola in gol.
Il capitano, che è l’uomo designato da Liverani a battere i penalty, non ha avuto dubbi nell’assumersi la responsabilità di farlo, nonostante fosse appena entrato in campo, quindi senza aver toccato nemmeno un pallone, potendo contare solo sul riscaldamento svolto prima della sostituzione.
Il tutto, con l’enorme pressione psicologica derivante dall’importanza della trasformazione, stante il momento delicato attraversato dalla squadra in campionato e considerato che, facendo centro, avrebbe rimesso in equilibrio la contesa. Sotto questo profilo, del resto, è stato anche più complicato, per lui, calciare il rigore concesso al Lecce qualche giorno prima, nello scontro diretto interno con la Sampdoria, con i giallorossi sotto per 1-0, in una partita che aveva una importanza strategica nell’economia della stagione.
In questa stagione Mancosu è, tra i calciatori di serie A che hanno battuto diverse massime punizioni, l’unico (insieme a Cristiano Ronaldo) ad avere il 100% di realizzazioni: CR7 ne ha realizzati 9 su 9, mentre il capitano della formazione salentina ne ha segnati 8 su 8.
Eppure per il calciatore sardo quella in corso è la prima annata agonistica vera in massima serie, in quanto in precedenza aveva collezionato solo 3 gettoni di presenza con il Cagliari, uno nel 2006/2007, tra l’altro andando in rete, e due nella seconda parte della stagione 2008/2009.
Il 32enne capitano giallorosso ha messo a segno quest’anno 11 reti. Ha firmato il suo primo gol del torneo 2019/2020 a Torino, contro il “Toro”, su azione, regalando il 2-1 al Lecce. Poi ha trasformato il primo penalty dell’annata contro il Napoli, in casa, in un incontro perso per 4-1. Quindi a Ferrara, contro la Spal, ha fatto centro due volte dal dischetto, permettendo alla propria formazione di portarsi prima sull’1-0 e poi sul 3-1. Le due reti successive di Mancosu sono arrivare contro le big Juventus ed Inter: con i bianconeri ha realizzato dagli 11 metri la rete dell’1-1 e contro i nerazzurri ha siglato l’1-1 su azione, con una deviazione sottomisura.
Al San Paolo, con il Napoli, il calciatore cagliaritano ha fatto centro con una strepitosa punizione dalla lunga distanza, che ha regalato al Lecce il 3-1 in un incontro poi chiuso sul 3-2. Ha quindi messo dentro il rigore dell’iniziale 1-0 con la Spal, in un match vinto per 2-1 dai salentini. In seguito, ha trasformato tre rigori, rivelatisi purtroppo inutili ai fini del risultato: contro il Milan (momentaneo 1-1), al Via del Mare; contro la Sampdoria (momentaneo 1-1), nel proprio stadio; e contro il Sassuolo appunto (momentaneo 2-2), in campo avverso.
Il capitano indossa la casacca giallorossa dal 2016/2017 (30 presenze e 6 reti in C) ed ha contribuito alla vittoria del torneo di C 2017/2018 (33 presenze e 7 gol) ed alla promozione dalla B alla A del 2018/2019 (34 presenze e 14 reti).