Parità (1-1) tra Pescara e Lecce nella 25esima giornata del campionato
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Lecce, Corini: «Trasformare la delusione in energia»
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Antonio Calò
14 Giugno 2020
LECCE - «Identità di gioco e forza del gruppo dovranno essere i punti di forza del Lecce nelle 12 giornate che ci attendono, come lo sono stati nelle prime 26. La nostra squadra è composta da uomini veri e c’è da stare certi che ciascuno darà il massimo pur di conquistare quella salvezza alla quale teniamo tanto». Fissa le stelle polari alle quali guardare, Fabio Lucioni, nel proiettarsi verso l’ormai prossima ripresa del campionato.
Poi mette nel mirino la sfida con il Milan che, lunedì 22 giugno, al Via del Mare, inaugurerà gli impegni del Lecce: «I rossoneri vanno affrontati con tanta “fame”, una voglia enorme di fare bene ed una grande determinazione. Loro hanno già giocato in Coppa Italia e questo fatto potrebbe avvantaggiarli nel trovare il ritmo giusto, ma noi giocheremo in casa e siamo consapevoli di dovere migliorare il nostro cammino. Tra le mura amiche, purtroppo, abbiamo raccolto meno di quanto seminato».
Il difensore centrale giallorosso prevede una partenza da “andamento lento”. «Penso che all’inizio sarà come nel calcio d’agosto - afferma Lucioni - Dopo essere stati lontani per tre mesi dal clima agonistico la brillantezza mancherà. Lo abbiamo visto anche nel campionato tedesco. Le partite saranno caratterizzate da complessi che tendono ad allungarsi con il trascorrere del tempo, nell’arco dell’incontro. Toccherà a noi essere bravi, per quanto possibile, a rimanere compatti, a non sfaldarci, per evitare di offrire il fianco alla manovra degli avversari e per impedire loro di prendere il sopravvento».
Si andrà in campo ogni tre giorni, con il caldo. «Dovremo essere lucidi a livello mentale, osservare scrupolosamente le indicazioni dei nostri medici e del nutrizionista, per fare in modo di sprecare meno energie e di recuperare quanto prima quelle spese, sul piano psicologico, ma soprattutto su quello fisico. L’altra particolarità sarà quella di avere pochissimo tempo per preparare le singole partite», sostiene il 32enne calciatore umbro.
Quindi aggiunge: «Abbiamo lavorato tanto sull’aspetto atletico perché nei mesi di stop avevamo perso in parte la condizione. Inoltre, stiamo focalizzando l’obiettivo sulla prima uscita della nuova fase. Avevamo tutti tantissima voglia di riprendere e questo fatto ha agevolato gli allenamenti. In taluni casi, però, la fatica si è fatta sentire ed è comprensibile perché non era affatto semplice prepararsi dopo una pausa forzata del genere».
Molti osservatori ritengono che sarà come ricominciare da zero: «Probabilmente è così, ma c’è una classifica che in questo momento ci vede appaiati al Genoa. Dovremo assolutamente riuscire, al termine dell’ultima giornata, ad avere tre squadre alle nostre spalle».
Ci saranno diverse regole nuove da rispettare, dettate dal protocollo: «Servirà massima attenzione anche in questo, in quanto dovrà mutare il comportamento nei confronti del direttore di gara, nel momento di scendere in campo, quando si andrà in rete».
Insieme a Rossettini, Lucioni è stato sin qui il perno della retroguardia giallorossa ed uno dei capisaldi della squadra. «Essere stati schierati con regolarità è gratificante per entrambi - dice - Significa che cerchiamo di dare sempre ciò che il mister ci chiede, che l’impegno è massimo, al di là del risultato».
Il grande assente della ripartenza sarà il pubblico: «Ci mancherà molto. Sono a Lecce da due anni ed i tifosi ci hanno sempre sostenuti. Il loro incoraggiamento è stato tanto più importante nei momenti di difficoltà. Ci fanno comunque avvertire quotidianamente il loro calore in tanti modi».
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