Serie A
Lecce pronto al tour de force: decisivi i rinforzi di gennaio
Liverani con la rosa lunga nello sprint con caldo e calendario fitto
LECCE - Se il campionato di massima serie riprenderà, i cambi saranno determinanti. L’ultima parte della stagione, se la situazione di emergenza lo permetterà, si giocherà nel periodo estivo, quando le temperature saranno elevate ed il clima afoso. Inoltre, a gravare sui muscoli e sulla tenuta nervosa dei calciatori contribuirà il fatto che si dovrà scendere in campo ogni tre giorni, in quanto andranno contemperate le esigenze dell’Uefa di completare Champions ed Europa League, e quelle delle Leghe di pianificare l’annata 2021/2022, che avrà un limite naturale nell’inizio dell’Europeo.
Ai fini del raggiungimento degli obiettivi programmati, pertanto, sarà fondamentale l’apporto dell’intera rosa. Nell’economia di uno stesso match, da parte dei calciatori che subentreranno, che potrebbero essere cinque invece di tre. Ma anche da un incontro all’altro, con la necessità di prevedere un turnover più o meno ampio, nei limiti comunque imposti dall’equilibrio tecnico-tattico, onde fare rifiatare ciascun atleta. Il tutto, anche per limitare il più possibile il rischio degli infortuni che, stando alle previsioni, aumenteranno a causa degli impegni, soprattutto per chi milita in compagini che non sono abitate a giocare ogni tre giorni, in quanto non si cimentano in Europa.
In quest’ottica, per il Lecce potrebbero rivelarsi preziosi i rinforzi operati a gennaio dalla società, che hanno permesso a Fabio Liverani di avere in organico almeno due calciatori per ciascun ruolo. Inoltre, c’è da supporre che crescerà l’utilizzo anche di quelli che hanno qui collezionato un minore minutaggio.
Nello scorcio di campionato passato in archivio, l’allenatore capitolino ha dimostrato di fare notevole affidamento sulla panchina. Le statistiche, infatti, indicano che il Lecce è terzo per minutaggio concesso agli uomini che sono subentrati a gara in corso, con 1.818’, dopo la Juventus, che è al comando con 1.938’, dall’alto di una rosa a dir poco sontuosa per cifra tecnica e per alternative, e la Sampdoria, che è seconda, attestata a quota 1.831’. Seguono la Lazio, con 1.753’, ed il Napoli, con 1.627’.
L’undici salentino è anche quinto nella graduatoria relativa alle reti realizzate dai panchinari, 7 su 34. In questo caso, in vetta c’è l’Atalanta, con 14 su 70, seguita da Verona (9 su 29), Parma (8 su 32) e Lazio (7 su 60).