CALCIO
«Lecce, avanti tutta e resteremo in Serie A»
Sticchi Damiani: «Noi salvi in caso di stop? Non speculiamo»
Lecce - «Gravina, presidente Figc, ha dichiarato che, qualora non fosse possibile terminare la stagione, dalla A alla B retrocederebbero due squadre, in quanto tra i cadetti non verrebbero disputati i playoff e non ci sarebbe quindi una terza promozione. Questo significherebbe salvezza per il Lecce, ma noi non intendiamo speculare sulla situazione che stiamo vivendo per garantirci un’altra annata in massima serie. Se le condizioni sanitarie lo permetteranno, speriamo di avere l’opportunità di inseguire la permanenza sul campo, pur nella consapevolezza che potremmo anche retrocedere. Siamo per la sana competizione sportiva».
Parla dal profilo Instagram del club, il presidente Saverio Sticchi Damiani, sollecitato dalle domande degli addetti ai lavori e dei tifosi. I messaggi dei supporter giungono a migliaia, da tutta Italia, a testimonianza del legame che l’attuale gruppo dirigente ha saputo stringere con tutti loro.
«La prosecuzione del torneo sarebbe importante non solo per il calcio, ma anche per l’economia italiana, per il gettito che questa industria garantisce - aggiunge -. Pertanto, non ci interessa pensare ad interessi di bottega. Sarebbe squallido. Saranno le istituzioni a stabilire se e quando si potrà ripartire, avendo come primo obiettivo la tutela della salute pubblica».
Sul rapporto con i tifosi dice: «Sin dall’inizio dell’avventura dell’attuale proprietà, si è creata una sorta di simbiosi con la piazza e con il territorio, una intesa che deriva dall’amore per il Lecce e per la nostra terra. La gente apprezza la scelta del club di essere trasparente, di volere rispettare le regole, di tenere in ordine i conti. Questo è un salto culturale. Quando, altrove, è stata paventata l’idea del rimborso del costo dell’abbonamento per lo spicchio di campionato non disputato, abbiamo ricevuto migliaia di mail nelle quali gli abbonati ci dicevano di non volerlo. Se il torneo non dovesse riprendere o se le gare si dovessero disputare a porte chiuse, noi comunque lo proporremo oppure offriremo dei vantaggi in vista dell’annata 2020/2021, com’è giusto che sia».
Incalzato dai tifosi, il presidente torna sulla ventilata cristallizzazione della graduatoria. «Non esiste alcun motivo, né legale né sportivo, che possa portare alla retrocessione del Lecce nel caso in cui la stagione non terminasse. Se mai qualcuno dovesse provarci, ma non penso che accadrà, intraprenderò tutte le azioni utili a sventare un simile tentativo. Abbiamo disputato un buon girone di andata, restando stabilmente fuori dalla zona rossa, mentre nel ritorno, per punti conquistati, saremmo addirittura in zona Europa League. Vado oltre, per me è fondamentale che vengano salvaguardate tutte le 20 compagini di serie A. È per questo che auspico che i verdetti arrivino dal campo, qualunque sia poi quello che ci riguarderà».
Molti gli interrogativi sui calciatori che giocano nel Lecce in prestito e quelle sui pezzi pregiati della rosa, su tutti Filippo Falco: «Alcune situazioni sono ben definite.
Per Deiola abbiamo un diritto di riscatto ed il Cagliari di contro riscatto. Per Saponara c’è un impegno verbale con la Fiorentina per cercare di trovare l’intesa per farlo restare nel Salento. Per Farias esiste l’obbligo di riscatto in caso di salvezza. Poi ci sono i prestiti secchi per i quali occorrerà affrontare l’argomento con i sodalizi di appartenenza dei singoli atleti. Non sarà facile trattenere Barak, sulle cui tracce a gennaio c’era mezza serie A. Il ragazzo, però, dimostra di apprezzare la nostra realtà ed un tentativo per farlo restare lo faremo. Tutto, comunque, dovrà passare al vaglio del progetto tecnico, che speriamo di portare avanti con Liverani, che stimiamo. Per Falco e per chi è sotto contratto, nessuno andrà via, a meno che a chiedercelo non saranno i calciatori, per i quali dovranno pervenire proposte economiche irrinunciabili anche per il Lecce».
Sul capitolo stadio: «Il direttore generale Mercadante e l’avvocato Zinnari stanno trattando il rinnovo della convenzione con l’amministrazione. Mi auguro che si giunga ad una conclusione. Il Coni è disposto ad investire sul Via del Mare, in vista dei Giochi del Mediterraneo, e noi siamo pronti a nuovi sacrifici».