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Serie B
Antonio Calò
26 Ottobre 2018
LECCE - «Il Lecce e le altre 18 società di B hanno acquisito sul campo il diritto di partecipare alla serie cadetta. Noi abbiamo vinto il campionato di Lega Pro, sostenendo enormi sacrifici economici. I ricorsi che stanno paralizzando il torneo provengono da club che non hanno guadagnato la B sul terreno di gioco e stravolgere tutto all’ottava giornata sarebbe una scelta davvero abnorme. Inoltre, mi sembra che l’ordinanza del Tar sospenda d’ufficio il campionato. Spero che il Consiglio di Stato e la Figc si pongano questo problema». A parlare è il presidente Saverio Sticchi Damiani, al termine dell’assemblea della Lega di B, che ha deciso di adire le vie del Consiglio di Stato avverso il pronunciamento del Tar del Lazio relativo al ripristino del format a 22 squadre.
Se a tenere banco sono le vicende legate all’ipotesi di sospensione del torneo, tecnici e calciatori hanno preparato regolarmente il derby con il Foggia. «Da settimane si parla di partite che potrebbero slittare - dice il centrocampista Manuel Scavone - Noi siamo professionisti e dobbiamo cercare sempre di farci scivolare addosso tutte le voci, lavorando per essere pronti a scendere in campo. La sfida di domani si preannuncia importante innanzitutto perché, se il risultato sarà positivo, ci permetterà di restare in una buona posizione di classifica. Siamo consapevoli che i tifosi ci tengano particolarmente e speriamo di regalare loro una bella soddisfazione».
Tra i rossoneri figurano Galano e Iemmello, suoi ex compagni di squadra. «Sono due calciatori di spessore, che in B possono fare la differenza, ma il Foggia ha anche altri uomini in grado di metterci in difficoltà - sostiene Scavone - Li abbiamo studiati bene, come sempre. Anche i rossoneri, però, dovranno stare attenti al Lecce, in quanto disponiamo di giocatori in grado di fare, a loro volta, male agli avversari».
Nel 2017/2018, con il Parma, il centrocampista di Bolzano ha battuto la compagine dauna sia in Emilia che in Puglia. «E’ andata bene in entrambe le partite - ammette - ma il Foggia si è comunque dimostrato rivale ostico. Si tratta di un complesso che esprimeva ed esprime un buon calcio, sempre pericoloso, da prendere con le molle. Insomma, la gara è difficile».
Scavone non vede analogie tra il Parma 2017/2018 ed il Lecce 2018/2019. «La formazione emiliana giocava un calcio differente - afferma - Più basato sulla fase difensiva e sulle ripartenze. Mister Liverani, invece, ci chiede di costruire, agendo con la palla a terra e partendo dalle retrovie. Possiamo regalarci delle belle soddisfazioni, a patto di continuare a fare quello che stiamo facendo, seguendo il nostro allenatore, applicando ciò in cui crede e che ci chiede, con un atteggiamento sempre propositivo, con la massima attenzione anche alla fase difensiva, cercando di concedere poco o nulla agli avversari».
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