In Puglia e Basilicata

Agricoltura ancora senza acqua

Antonella Millarte

ANBI: i campi attirano i giovani, ma da Potenza a Bari l’emergenza peggiora

Cresce senza sosta il numero di giovani che tornano a dedicarsi all’agricoltura. Malgrado ciò, non si ferma l’emorragia di acqua sprecata: Potenza ne disperde il 68,8% e Bari il 52,3%. Sono dati agghiaccianti, già noti da anni, ai quali si aggiunge questo caldo inverno. A lanciare un nuovo allarme, che questa volta speriamo la politica ascolti e traduca in cantieri, è l’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).

Senza la risorsa acqua, i record per la produzione di biologico della Basilicata e di maggiore superficie agricola della Puglia, non esisterebbero.

Ad oggi la situazione è grave come ci dicono le cifre. «I bacini idrici della Puglia trattengono attualmente circa 104 milioni di metri cubi in meno rispetto all’anno scorso. Lo stesso avviene negli invasi della Basilicata che segnalano un calo di oltre 87 milioni di metri cubi. Un SOS forte è chiaro quello per l’inizio del 2020 su dati elaborati dall’Osservatorio ANBI sullo Stato delle Risorse Idriche del Paese.

“Sono dati, che devono indurre ad avviare un confronto fra tutti i soggetti interessati su scelte operative necessarie sia in funzione della prossima stagione irrigua che in un arco temporale più ampio, perché l’attuale contingenza è la conseguenza di un trend idrico deficitario, in atto da molti mesi- evidenzia Francesco Vincenzi, presidente ANBI - .Ciò è particolarmente significativo, perché oltre il 50% del territorio di Puglia e Basilicata, al pari della Sicilia, è a rischio di desertificazione».

Attenzione a non semplificare, perché gli agricoltori e con loro le università stanno già facendo la loro parte: con una irrigazione ridotta al minimo e puntando su coltivazioni che richiedono pochissima acqua.

E, comunque, per la disattenzione verso una risorsa fondamentale come l’acqua paghiamo tutti con un rincaro in bolletta che colpisce anche chi vive in città. Il meteo impazzito fa il resto, non si può più stare a guardare.

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