Botta e risposta ad alta tensione nel primo consiglio comunale dopo l’esclusione, avvenuta un mese e mezzo fa, del gruppo socialista dalla giunta guidata da Angelo Pomes. Il sindaco, ritrovata una maggioranza seppur risicata, ha portato in aula e fatto approvare gli assestamenti di bilancio grazie ai voti della coalizione di centrosinistra, rafforzata dall’ingresso del consigliere Antonio Molentino (ex socialista) e dall’appoggio esterno del consigliere di centrodestra Adriano Zaccaria.
La seduta, durata quasi dieci ore, è stata segnata da duri confronti, in particolare tra il capogruppo del Psi Domenico Tanzarella e il primo cittadino. «Sei il sindaco peggiore degli ultimi 15 anni», ha affondato Tanzarella, accusando Pomes di aver espulso i socialisti senza un vero motivo. Al centro delle polemiche, il progetto di un resort a Mogale e l’ipotesi di affidamento venticinquennale della mensa scolastica. «Mai potevo immaginare – ha attaccato – che il sindaco scelto da quella maggioranza fosse il peggiore degli ultimi 15 anni. Questa amministrazione ha approvato 121 delibere in consiglio e 775 in giunta, tutte all’unanimità. Oggi i socialisti sono stati cacciati via ed ancora non ne conosciamo il perché».
Parole dure anche verso il Pd: «Governate da oltre 30 anni, passando da giunte tecniche a soluzioni improvvisate. State sottraendo 4 mila voti ai cittadini». Tanzarella ha annunciato che gli ex assessori Giuseppe Tanzarella, Antonio Zurlo e Antonella Turco stanno valutando un ricorso contro la revoca delle deleghe.
La replica di Pomes non si è fatta attendere: «In due anni e mezzo ne ho sopportate tante prima della rottura. Voi avete scelto gli argomenti per creare problemi. Le vostre sono barzellette. Non potete sventolare la bandiera della lealtà».
A innescare ulteriori scintille, le dichiarazioni del consigliere di centrodestra Guglielmo Cavallo, secondo cui Pomes avrebbe chiesto sostegno a esponenti civici per contrastare un “avversario comune”, identificato in Tanzarella. «Gli avversari si battono con il consenso, non con accordi di palazzo», ha detto Cavallo. Il sindaco ha smentito: «Non faccio accordi per distruggere qualcuno. Non è nella mia moralità».
Alla fine, l’assestamento di bilancio è passato con i voti della maggioranza e di Zaccaria; cinque consiglieri socialisti si sono astenuti, mentre l’opposizione ha votato contro.