Più di 8 milioni di euro in arrivo per il pacchetto di progetti legati alle Case di Quartiere. Nelle scorse settimane il Comune di Brindisi ha ricevuto l’ufficialità dell’ammissione delle cinque schede di intervento, e quindi, è partito con la ricerca delle necessarie figure. L’ambizioso piano di rigenerazione socio-economico, passa attraverso delle linee ben specifiche, finanziate per 6,2 milioni dal fondo Fse+, e i rimanenti con i finanziamenti del piano Fesr. È stata firmata la convenzione tra l’amministrazione comunale e l’autorità di gestione dei fondi. In particolare, gli interventi riguarderanno le “Case di quartiere Brindisi” per poco meno di 4 milioni di euro, il progetto “Be Brindisi” per 1 milione e 750mila, e “Case di quartiere Imprese”. In più, si realizzeranno le attività previste dalla scheda “Case di quartiere Plus” e “Play Brindisi”, per un totale di oltre 2 milioni.
Una gamma di interventi che spazia non solo dall’aspetto architettonico e visivo, ma anche dal profilo delle ricadute occupazionali, valorizzando la vocazione turistica cittadina. Nello specifico, i fondi stanziati rientrano nel piano nazionale Metro Plus per le città medie.
Il progetto “Case di Quartiere Brindisi”, nasce con l’obiettivo di rafforzare il ruolo delle Case di quartiere come infrastrutture sociali diffuse e accessibili, capaci di rispondere ai bisogni delle comunità locali, con particolare attenzione ai soggetti in condizioni di fragilità economica, sociale e culturale. Al centro di questa strategia vi è l’attivazione di un percorso di coprogettazione, che permetterà agli enti del Terzo Settore di proporre idee progettuali in tre ambiti principali: formazione, servizi di prossimità e attività culturali. I progetti selezionati, potranno beneficiare di un finanziamento fino a 40mila euro ciascuno. Il Comune prevede l’emanazione di bandi annuali per un ammontare complessivo di 1,8 milioni di euro. Invece “Be Brindisi” nasce con l’obiettivo di attivare i giovani brindisini attraverso percorsi formativi, tirocini e nuove opportunità professionali legate allo sviluppo del turismo culturale locale. Una componente centrale del progetto sarà la creazione di una vera e propria community degli operatori turistici locali, coinvolgendo attivamente associazioni, imprese, enti pubblici, scuole, presidi socio-culturali e cittadini.
Il progetto si integra in modo sinergico con altre iniziative già in corso, come “Play Brindisi” – dedicato all’installazione di moduli di architettura leggera per nuovi servizi nei luoghi pubblici – e il progetto “Case di Quartiere”, grazie al quale alcuni degli spazi urbani coinvolti diventeranno luoghi di sperimentazione per i giovani beneficiari di “Be Brindisi”. A breve quindi partiranno le selezioni per gli esperti da incaricare per l’attuazione pratica del programma, che dovrà concludersi, salvo proroghe, entro la fine del 2028.