BRINDISI - L’obiettivo è ridurre la quantità degli scarichi di reflui a mare, risparmiare la falda acquifera e tamponare gli effetti della crisi idrica. A tutto questo servirà l’impianto che utilizzerà i reflui provenienti dal depuratore di Carovigno per l’irrigazione dei campi coltivati dell’area protetta di Torre Guaceto, i cui lavori sono iniziativi oggi e termineranno ad ottobre 2025.
«Questo nuovo impianto strategico - ha dichiarato l’assessora regionale all’Ambiente, Serena Triggiani - darà un apporto concreto tanto alla tutela della Riserva di Torre Guaceto quanto al settore agricolo. La conclamata riduzione idrica in Puglia mette a dura prova settori strategici come l’agricoltura. Il Piano di riuso delle acque reflue in agricoltura risponderà alla necessità di proteggere questo scrigno di biodiversità apprezzato molto anche all’estero». Si tratta di «progetto strutturale di valenza epocale che permetterà di tutelare radicalmente Torre Guaceto» per il presidente del Consorzio di Gestione dell’area protetta, Rocky Malatesta, «senza limitazioni per nessuno - ha aggiunto - sostenendo in maniera tangibile gli attori del mondo agricolo che operano all’interno della nostra riserva».
«Il riutilizzo delle acque affinate - ha affermato la direttrice di AQP, Francesca Portincasa - rappresenta un significativo passo in avanti nella tutela e valorizzazione della risorsa idrica, ogni giorno più preziosa, e nel caso specifico un’adeguata soluzione contro lo stress a cui è sottoposta la falda acquifera». Il progetto prevede la realizzazione di una vasca di accumulo delle acque reflue e di un impianto di distribuzione che si estenderà per circa 17,5 chilometri, collegata al sistema di affinamento già realizzato da AQP.
I 22 i pozzi della riserva (l'area protetta è di 1.114 ettari dei quali circa il 70 percento è occupato da terreni agricoli) verrebbero risparmiati per eventuali irrigazioni di soccorso. Previsto anche il progetto Universwater, finanziato dal programma Horizon dell’Unione Europea e che punta allo sviluppo di una piattaforma tecnologica per il supporto alla gestione delle risorse idriche in agricoltura, da validare in 3 casi-studio, di cui uno in Italia, a Torre Guaceto