Slitta la concessione di servizi a Msc nel porto di Brindisi, che sarebbe dovuta avvenire questa mattina in sede di comitato di gestione portuale. A valle dei dubbi sollevati nel corso della conferenza dei capigruppo di ieri, infatti, il sindaco Pino Marchionna ha chiesto al commissario dell’Authority, Vincenzo Leone, di spostare di qualche giorno la seduta del comitato di gestione, così da trovare assieme agli operatori portuali e a Msc un punto d’incontro su alcune richieste provenienti dal territorio. Marchionna e Leone hanno trovato un compromesso: il comitato di gestione si terrà comunque questa mattina ma si limiterà a deliberare un atto di indirizzo in favore della concessione di servizi a Msc, differendo il momento della concessione vera e propria a quando le parti troveranno un’intesa. Comune e operatori proveranno a strappare le migliori condizioni possibili, sulla scorta di timori e di alcune migliorie già richieste e ottenute dal sindaco. «A margine dell’approvazione dell’atto di indirizzo e immediatamente prima della sottoscrizione della concessione, sarà possibile chiedere garanzie - ha affermato il dem Francesco Cannalire - tra cui più accosti di navi da crociera di Msc, garanzie per il pieno coinvolgimento degli operatori portuali locali nelle attività, agevolazioni per favorire accosti di altri operatori e, soprattutto, tempi certi e stretti per la realizzazione di un moderno terminal crociere. Per raggiungere il massimo risultato possibile, siamo convinti di poter contare anche sul pieno sostegno del presidente Michele Emiliano».
Il cruccio maggiore emerso durante la capigruppo e condiviso anche dall’esponente di Fi, Nicola Di Donna, e dallo stesso sindaco è che - come argomentato dal consigliere di opposizione Michelangelo Greco - «Msc stia mettendo un cappello su Brindisi per tutelare le attività su Bari», ha ipotizzato Greco. Un retropensiero specificato ancora più chiaramente da Di Donna: «Non vorrei che questa concessione sia un modo per Msc per evitare su Brindisi una concorrenza al porto di Bari». Il timore che il vero interesse di Msc sia quello di sviluppare il traffico crocieristico nel porto di Bari più che in quello di Brindisi serpeggia in larghe fette dell’amministrazione comunale.
«Le altre compagnie che attualmente fanno scalo a Brindisi, se verrà data la concessione a Msc - ha affermato Greco - dovranno pagare i servizi a un loro competitor (per l’appunto, Msc, ndr) invece che all’Autorità portuale e potrebbero ritrovarsi a pagare di più rispetto a oggi. Per questo temo che alcune compagnie non verrebbero più a Brindisi. Tra l’altro, da quanto raccolto, Msc avrà in concessione anche il terminal nel Seno di Levante, che adesso viene usato per il controllo dei bagagli dei crocieristi».
«Condivido in larga parte le vostre preoccupazioni, ma l’alternativa qual è, però?», ha domandato il primo cittadino.
Rispetto a quanto previsto nella bozza di concessione, Marchionna ha informato i capigruppo del fatto che «è prevista una concessione per dieci anni a Costa Morena Nord: entro due anni dall’avvio della concessione, Msc deve presentare un progetto per la realizzazione di una stazione marittima a Sant'Apollinare ed entro due anni dall’ottenimento delle autorizzazioni, la compagnia deve realizzare il terminal, pena la decadenza della concessione. Se tutto questo viene ottemperato da Msc, allora la concessione - ha aggiunto il primo cittadino - potrà essere prorogata per ulteriori 15 anni».
Marchionna ha inoltre spiegato che già nell'immediato Msc investirà per il miglioramento dei servizi di accoglienza: «A Brindisi volevano investire 200mila euro e a Bari un milione di euro. Mi sono opposto e sono riuscito a ottenere che a Bari investano 700mila euro e a Brindisi 500mila. Questa somma verrà utilizzata per migliorare le strutture a terra presenti a Costa Morena. Per la stazione marittima di Sant’Apollinare, invece, l’investimento sarà di 2,3 milioni di euro».