BRINDISI - La Corte d’Assise di Brindisi ha condannato all’ergastolo per omicidio volontario con l'aggravante del metodo mafioso, il 28enne Giuseppe Ferrarese, ritenuto l’autore dell’uccisione del 19enne Giampiero Carvone avvenuta tra il 9 e 10 settembre 2019 vicino all’abitazione della vittima, nel quartiere Perrino di Brindisi. Secondo l'accusa, alla base del delitto ci fu un furto d’auto. Ferrarese avrebbe punito il 19enne perchè questi aveva rivelato negli ambienti della malavita locale il nome suo e di altri che avevano partecipato al furto. La pena dell’ergastolo era stata richiesta dalla pm della Direzione distrettuale antimafia Carmen Ruggiero.
Per il 28enne i giudici hanno disposto anche l’isolamento diurno per sei mesi e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. L’unica aggravante esclusa nei confronti di Ferrarese è quella della premeditazione. L’altro imputato, il 55enne Orlando Carella, estraneo all’omicidio e accusato di favoreggiamento e intralcio alla giustizia con l’aggravante del metodo mafioso, è stato condannato a tre anni e sei mesi di reclusione. Secondo l'accusa Carella avrebbe cercato di far mentire la principale testimone della vicenda.