FASANO - Una serie di edifici siti in piazza Ciaia, corso Garibaldi e corso Vittorio Emanuele sono stati posti - o stanno per essere posti - sotto vincolo di tutela. Il proprietario di un edificio vincolato è soggetto a una serie di limitazioni nell’uso dell’immobile: non può demolirlo, modificarlo o restaurarlo senza l’autorizzazione del ministero per i Beni culturali. Non solo. Non può adibirlo, a meno di essere espressamente autorizzarlo a farlo, a usi non compatibili con il suo carattere storico o artistico o tali da recare pregiudizio alla sua conservazione o integrità.
A Fasano, in piazza Ciaia e sui due corsi principali della città, corso Garibaldi e corso Vittorio Emanuele, ci sono una serie di immobili di evidente valore storico, artistico e architettonico. Solo che sino a qualche mese fa la Soprintendenza non se ne era mai «accorta». Con il cambio al vertice dell’ufficio periferico del ministero della Cultura, il nuovo dirigente si è reso conto della «dimenticanza» e sta correndo ai ripari. Con la sottoposizione al vincolo di tutela - che per alcuni edifici è già avvenuta, per altri è in itinere - i proprietari degli immobili avranno una serie di limiti e saranno impossibilitati a realizzare una serie di trasformazioni degli edifici. Anche gli interventi consentiti sono in ogni caso soggetti alla richiesta e alla concessione di un nullaosta preventivo da parte della Soprintendenza.
Si cambia registro, dunque, e si cambia in modo radicale. D’ora in avanti il maquillage di una serie di palazzi ubicati nel centro della città dovrà essere preventivamente autorizzato dalla Soprintendenza e dovrà rispondere a una serie di criteri e limitazioni.