BRINDISI - L’aeroporto del Salento si attrezza per aumentare i volumi di traffico. «Dei 218 milioni di euro previsti nel Contratto di programma 2024-2027, una grandissima parte è destinata a Brindisi», ha sottolineato il presidente di Aeroporti di Puglia nel corso di un incontro che si è tenuto ieri tra gli stakeholder del territorio e i vertici di AdP. In particolare, verranno realizzati l’atteso ampliamento dell'aerostazione con un nuovo sistema di smistamento bagagli, un’area check-in più vasta e tre nuovi gate d’imbarco.
A fine mese, invece, sarà pubblicata la gara per la realizzazione di un parcheggio multipiano. Di passi in avanti, in questi mesi, ne sono stati già compiuti, a partire dalle nuove aree per la sosta dei grandi aerei.
Oramai l’aeroporto del Salento veleggia verso i 3,5 milioni di passeggeri l’anno: numeri che iniziano a creare difficoltà in termini di spazi nei mesi di luglio e agosto. Quello di Brindisi è l’aeroporto - tra quelli che movimentano meno di 5 milioni di passeggeri l’anno - che ha fatto registrare il più alto incremento in Europa rispetto al periodo pre-Covid (+14 per cento).
Nel corso dell’estate appena trascorsa, si sono registrate punte di 16mila passeggeri transitati dallo scalo salentino.
«Vogliamo arrivare al 2027 - ha affermato Vasile - con quattro aeroporti di grande livello. Sarà il mercato poi a decidere».
All’incontro era presente anche il presidente della Camera di commercio di Taranto e Brindisi, Vincenzo Cesareo, chiamato a contemperare le esigenze del territorio ionico, che chiede l’apertura dell’aeroporto di Grottaglie ai voli civili, e quelle della provincia di Brindisi, che reclama invece - assieme alla classe dirigente leccese - una minore disparità di trattamento rispetto a Bari. «Rivendichiamo - ha detto Cesareo - i voli civili su Grottaglie, ma prima attendiamo che vengano completati gli interventi in corso (ossia la riqualificazione del terminal passeggeri, ndr)». Tuttavia, il presidente della Camera di commercio precisa che «quello di Brindisi è anche l’aeroporto di Taranto». Per questo, l’obiettivo è quello di «portare tratte diverse su Grottaglie, che non entrino in conflitto con l’aeroporto del Salento; non si fanno questioni di campanile ma di mercato».
La principale battaglia resta comunque quella «per avere collegamenti funzionali con gli aeroporti, perché è assurdo prendere ancora una navetta per raggiungere lo scalo», conclude Cesareo.
Il sindaco Pino Marchionna ha invece posto l’accento sul costo esoso e sugli orari dei voli di collegamento di Ita con i principali aeroporti del Paese (Roma e Milano su tutti): «Il Salento ha bisogno di collegamenti ordinari meno disagevoli, anche perché l’aeroporto di Brindisi - ha lamentato Marchionna - serve utenti che vivono anche a una distanza di oltre cento chilometri. Il volo per Roma è alle 5.50; è incivile. Contiamo - ha concluso il primo cittadino - sul lavoro dei nostri parlamentari Mauro D’Attis e Andrea Caroppo per ampliare l’offerta».