Domenica 07 Settembre 2025 | 19:22

Gallipoli, il borgo antico è nel caos. La denuncia: «È in mano agli abusivi»

 
Giuseppe Albahari

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Giuseppe Albahari

Gallipoli, il borgo antico è nel caos. La denuncia: «È in mano agli abusivi»

Oltre mille metri quadrati occupati senza titolo. «Strade impraticabili per disabili e bimbi e ormai per entrare a casa propria bisogna chiedere il permesso ai locali»

Venerdì 06 Settembre 2024, 12:25

GALLIPOLI - Sicurezza e decoro assicurati dall’amministrazione comunale? L’associazione «Abitanti e amici del centro storico» non ci sta e rilancia la protesta per tavolino selvaggio e qualità della vita, contestando i dati comunicati nei giorni scorsi dal Comune e aggiungendone di nuovi. Ma anche, proponendo un «patto» idoneo a conseguire proprio quegli obiettivi che ritiene mancati.

Punto di partenza, le comunicazioni dell’assessore al commercio Toni Piteo (da aprile al 28 agosto, emesse 44 ordinanze di ripristino dello stato di luoghi pubblici, 30 di sospensione della concessione ad occuparli e 20 di sospensione dell’attività commerciale per tre giorni) e dell’assessore alla Polizia locale Stefania Oltremarini (dal primo giugno al 15 agosto, accertate 73 violazioni su occupazioni di suolo pubblico). Dichiarazioni conseguenti: in città sono stati garantiti sicurezza e decoro, ripristinato l’ordine e tutelati i diritti dei residenti nel centro storico.

«Così non è, la realtà è molto diversa», sostiene l’Associazione nella comunicazione a firma del presidente Roberto Piro, che riscrive i numeri, come si evince dall’articolo a lato, e rimarca che «se solo uno dei 4 verbali del bimestre aprile-giugno, quello elevato il 4 maggio, fosse stato rispettato, avrebbe prodotto effetti il 12 agosto. Ma così non è stato». Ciò ai fini della deterrenza, un potere che ritiene non utilizzato non solo per scongiurare abusi sulle occupazioni, stimati pari a circa 1.250 metri quadrati in aggiunta ai 2.250 concessi, nonché sui versanti del decoro di strutture e materiale d’arredo e della sicurezza di strade e impianti elettrici. «Con il risultato che pedoni, disabili e bimbi in carrozzina sono stati costretti a circolare sulla carreggiata stradale a proprio rischio e pericolo e che cittadini residenti hanno dovuto chiedere il permesso agli avventori di ristoranti e bar per rientrare in casa».

E per concludere con i numeri, Piro segnala che nel centro storico 112 attività occupano legittimamente 2.247 metri quadrati. Di questi, 1.451 sono stati concessi a 34 attività commerciali sulle riviere, 290 a 32 attività su via De Pace, 185 a 5 attività in piazza Imbriani e 124 su piazza della Repubblica (che lo stesso Comune ha dichiarato “zona satura”); i restanti 319 metri quadrati sono stati appannaggio di 36 attività su altre vie.

«Numeri ufficiali - sostiene Piro - però, secondo una stima molto approssimativa, ma verosimile, con l’occupazione abusiva i metri quadri occupati diventano 3.500. Più di mille metri quadrati che vengono sottratti fraudolentemente alla pubblica fruibilità, che occupano i più suggestivi luoghi paesaggistici di Gallipoli, che offendono il decoro e producono, peraltro, un danno erariale alle casse comunali. Durante l’intera stagione estiva abbiamo taciuto pubblicamente per non essere, anche noi, accusati di essere detrattori, ma non siamo venuti meno ad un preciso dovere civico ed abbiamo scritto ben 15 lettere, segnalato per tempo, informato anche il sindaco e il presidente del consiglio comunale: nessuna risposta, classico muro di gomma. Ora, a seguito delle provocatorie dichiarazioni degli assessori ed ormai alla fine della stagione, non abbiano potuto tacere. Ribadiamo la nostra disponibilità a discutere e la convinzione che occorre un patto tra cittadini, operatori turistici e del commercio, pubblica amministrazione e Forze dell’ordine. Noi ci siamo. Ci aspettiamo - conclude - una seria e leale disponibilità da parte di tutti».

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