BRINDISI - Disinnescare la bomba sociale e cercare un punto di mediazione per riportare il percorso verso la decarbonizzazione sulla strada giusta.
La vertenza della centrale Enel di Brindisi deflagra nei giorni più caldi dell’anno. Dopo le proteste dei giorni scorsi, i dipendenti della Sir - azienda che ha mandato a casa 74 lavoratori - ieri mattina sono tornati a protestare e hanno organizzato un presidio all’ingresso della centrale «Federico II» di Cerano.
Il sit in si è aggiunto al presidio permanente che da settimane rallenta le operazioni portuali al varco doganale di Costa Morena Est. Il blocco dei manifestanti, in tarda mattinata, si è spostato poi sulla litoranea Sud guardato a vista ma discretamente dagli agenti della Polizia e della municipale che ha regolato il traffico.
Per trovare il bando della matassa di questa crisi occupazione, si è mossa anche la politica. La settimana scorsa a Bari è stata convocata la «Task force» Occupazione di Regione Puglia, presieduta da Leo Caroli. Intorno al tavolo c’erano i rappresentanti dell’azienda Sir interessata ai licenziamenti, ma c’era anche Enel e i sindacati.
La quadra però non si è trovata. Tanto che ieri pomeriggio, le parti si sono nuovamente incontrate questa volta a Brindisi nella sede di Confindustria.
Anche qui erano presenti le sigle sindacali territoriali e di categoria e i rappresentanti di Sir, Enel e di Confindustria. Ma l’incontro, che si è concluso a tarda ora dopo una lunga discussione che ha richiesto anche una sospensione per studiare alcuni documenti, non ha portato ad una soluzione. Nessun accordo, per ora, tra le parti.
I dipendenti di Sir, azienda dell’indotto Enel per il servizio di sbarco da navi e movimentazione del carbone destinato a Cerano, presso la banchina industriale di Costa Morena Est a Brindisi.
I lavoratori, già a gennaio erano stati messi in cassa integrazione per 13 settimane, al termine delle quali sono scattati i licenziamenti con la procedura avviata a maggio scorso.
Tutta la vertenza ruota intorno al processo di decarbonizzazione della centrale «Federico II» e alle lettere di licenziamento arrivate nei giorni scorsi ai dipendenti di Sir.
Una situazione pesante che nelle prossime ore potrebbe subire ulteriori sviluppi. Intanto, per questa mattina, la Cisl ha convocato il coordinamento Industria per fare il punto sulla situazione complessiva dell’area di Brindisi.
Il segretario provinciale del sindacato, Antonio Solazzo, serrerà i ranghi dei suoi per cercare di risolvere una situazione occupazionale che potrebbe aggravarsi ancora di più.