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Vittorio Pisani a Brindisi: «Incrementare i presidi di polizia tra le province di Brindisi e Lecce»

 
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Vittorio Pisani a Brindisi: ««Incrementare i presidi di polizia tra le province di Brindisi e Lecce »

foto Ansa

Il capo della Polizia a Brindisi dopo l'assalto al portavalori sulla Ss 613 ha presieduto una riunione del comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza

Venerdì 05 Luglio 2024, 13:04

14:15

BRINDISI - Il capo della polizia Vittorio Pisani è arrivato nella prefettura di Brindisi per presiedere il comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza convocato dopo l’assalto ad un portavalori compiuto ieri mattina sulla statale 613 nel Brindisino. Alla riunione partecipano il prefetto, Luigi Carnevale, Alessandro Giuliano, capo della direzione centrale anticrimine del dipartimento di Pubblica Sicurezza, i vertici della magistratura di Brindisi e della Dda di Lecce, ed i rappresentanti territoriali delle forze dell’ordine.

«C'è una fascia territoriale tra le province di Brindisi e Lecce dove è necessario incrementare i presidi di polizia». Ha detto il capo della polizia Vittorio Pisani che ha presieduto una riunione del comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, convocato dopo l’assalto di ieri ad un portavalori sulla strada statale 613 a Torchiarolo. «Ci sarà - ha aggiunto - un successivo comitato che sarà organizzato dal prefetto insieme ai procuratori di Brindisi e Lecce e ai rappresentanti provinciali della Guardia di finanza e dell’Arma dei carabinieri per valutare in base agli incidi di delittuosità dove è necessario aprire dei nuovi presidi di polizia». 

«Ieri sicuramente è stato seguito» il protocollo di sicurezza durante il transito del portavalori. «Quelli che sono i protocolli di sicurezza sono già concordati a livello centrale tra i rappresentanti delle organizzazioni degli istituti di vigilanza ed il nostro dipartimento. Sicuramente tutto è migliorabile: se loro hanno delle nuove istanze da rappresentare a riguardo siamo ben lieti di ricevere le loro indicazioni - ha continuato così Pisani. Ieri anche le organizzazioni sindacali avevano espresso la loro preoccupazione dopo quanto avvenuto, con le cinque guardie giurate che si sono ritrovate di fronte ad un’azione quasi paramilitare.

«Speriamo anche questa volta di dare un risultato positivo alle investigazioni». Lo ha detto il procuratore di Brindisi, Antonio De Donno, al termine del comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, che si è svolto questa mattina in prefettura, in riferimento all’inchiesta aperta dopo l’assalto ad un portavalori che c'è stato ieri nel Brindisino sulla statale 613 a Torchiarolo. Il vertice sulla sicurezza è stato presieduto dal capo della polizia Vittorio Pisani. «Occorre tempo. E’ un’indagine complicata, molto complessa. Ogni analisi - ha aggiunto De Donno - deve essere approfondita su ogni segmento. Su ogni elemento residuato dall’azione e quindi abbiamo necessità di fare investigazioni anche tecniche più accurate».

Ci saranno «rinforzi temporanei legati a questa vicenda soprattutto sul piano investigativo e di controllo del territorio. Ma vi è necessità di fare un’analisi accurata d’intesa con le procure competenti dove andare ad aprire nuovi presidi». Lo ha detto a Brindisi il capo della polizia, Vittorio Pisani, che ha presieduto una riunione del comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, convocato dopo l’assalto ad un portavalori avvenuto ieri sulla strada statale 613 a Torchiarolo.
«Se analizziamo l’indice di delittuosità degli ultimi 10 anni, perchè non va analizzato nel breve periodo, sicuramente - ha aggiunto - c'è stato un enorme miglioramento nella provincia di Brindisi. Per le rapine c'è stato un calo del 60-70% ,per i furti una riduzione del 40 %». Un calo di circa il 30% dell’incide complessivo di delittuosità». «In questa provincia l'85% dei reati viene commesso da italiani rispetto ad altre zone del territorio. Per questo motivo - ha concluso Pisani - è necessario valutare nuovi presidi stanziali sul territorio per contrastare i fenomeni criminali che vengono commessi dai residenti locali».

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