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Caos Sanità: dialisi ancora impossibile a Ostuni

 
Redazione Brindisi

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L'ospedale di Ostuni ritorna alla normalità dopo l'era Covid

Il presidio ospedaliero di Ostuni

Disappunto fra i 36 pazienti costretti a pesanti trasferte per poter avere le loro cure

Domenica 04 Dicembre 2022, 13:32

OSTUNI - I pazienti dializzati di Ostuni non ne possono più di non poter fare affidamento su un centro per le proprie cure. Quello dell’ospedale di Ostuni - chiuso una prima volta quando il nosocomio fu riconvertito in struttura Covid - era stato riaperto ad estate iniziata, quando l’ospedale era tornato alle sue funzioni normali. Dal 12 ottobre scorso, però, è intervenuta una nuova sospensione del servizio per consentire l'esecuzione di alcuni lavori d'ampliamento dell'attuale che - si disse - sederebbero durati un mese. A tutt’oggi però il servizio Dialisi dell’ospedale di Ostuni è chiuso e 36 pazienti sono costretti a turni pomeridiani e disagi continui per andare e venire dalle strutture di Fasano e, soprattutto, di Oria.

I lavori in atto sono tesi al ripristino della centralina della dialisi, ad allargare una stanza ed a revisionare l’impianto di climatizzazione. Interventi che vanno molto a rilento ed a singhiozzo.

Una situazione che genera grosse difficoltà a chi è già penalizzato dalla patologia: dallo scorso 12 ottobre, tutti coloro che devo sottoporsi a dialisi, sono costretti a trasferte «pesanti», con conseguenze non di poco conto, in termini di affaticamento fisico ed anche psicologico per i pazienti costretti a spostarsi ed a lunghe sedute pomeridiane a chilometri di distanza. Spesso i pazienti ricevono anche telefonate che spostano i turni per l’impossibilità di soluzioni alternative a quelle ipotizzate, con ulteriore scompiglio nella quotidianità dei pazienti.

«Servirà ad evitare ulteriori disagi ai pazienti», si disse al momento dell’avvio dei lavori giustificando la chiusura del Centro. Ma, fino ad oggi, i disagi sono aumentati.

C’è disappunto quindi tra i pazienti, penalizzati due volte: dalla malattia e dal doversi sottoporre a disagi fortissimi per poter ricevere le loro cure. Disagi che non colpiscono solo i pazienti ma anche il personale medico e infermieristico, costretto agli stessi quotidiani trasferimenti per assicurare il servizio. Proprio qualche settimana fa un’infermiera, rientrando da Fasano, è rimasta coinvolta in un incidente che, per fortuna, non ha avuto gravi conseguenze conseguenze.

Il Forum della Società Civile di Ostuni, aveva chiesto - in una nota a firma della presidente Teresa Lococciolo - che, superata l’emergenza pandemica, venisse rapidamente ristabilita la «normale» funzionalità di tutto l’Ospedale civile di base, come da piano di riordino regionale. Ma finora così non è stato. «Ci auguriamo quindi - fa sapere il Forum - che il Direttore generale della Asl dott. Flavio Maria Roseto operi per assicurare il migliore funzionamento dei servizi sanitari anche a Ostuni». 

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