Crimine

Droga nelle scuole, è allarme nel Brindisino: il bilancio dei carabinieri

Mimmo Mongelli

Controlli speciali anche in borghese nei pressi degli istituti scolastici

È un fenomeno in costante (e preoccupante) aumento: studenti che nello zaino, insieme a libri, quaderni, diario e astuccio delle penne, sono soliti infilare anche droghe di ogni tipo.
I Carabinieri, nell’ambito dell’attività antidroga nei pressi degli istituti scolastici, hanno segnalato al Prefetto nei primi otto mesi dell’anno 28 studenti trovati in possesso di modiche quantità di hashish e marijuana destinate ad uso personale. Le attività dell’Arma, effettuate sia con militari in uniforme, sia con personale in abiti civili, hanno quale obiettivo quello di impedire che la cultura dell’assunzione di droga si affermi tra le giovani generazioni.

Gli istituti scolastici oggetto di monitoraggio sono in special modo quelli di scuola superiore dell’intero territorio provinciale, dove si concentrano maggiormente le attività di contrasto. La specifica attività di natura preventiva è finalizzata anche a scongiurare la presenza nelle vicinanze degli istituti scolastici di soggetti che nulla hanno a che vedere con il mondo della scuola (piccoli spacciatori, tossicodipendenti, sbandati), che con i loro comportamenti potrebbero avere facile presa sugli studenti. Riguardo all’attività di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti dalla riapertura delle scuole in questo mese di settembre sono 8 gli studenti segnalati alla Prefettura di Brindisi dai carabinieri. Nello specifico tre studentesse 17enni del liceo linguistico “Palumbo” sono state trovate ognuna in possesso di uno spinello di marijuana.

Tre studenti 16enni del liceo tecnologico Giorgi sono stati trovati in possesso complessivamente di 4 grammi di marijuana e un grammo di hashish, e due studenti 16enni dell’istituto Alberghiero di via Appia sono stati trovati in possesso di un grammo ciascuno di marijuana.

Chi viene trovato in possesso di sostanze stupefacenti, viene segnalato al Prefetto territorialmente competente, che è quello di residenza della persona segnalata o quello del luogo dove l’interessato ha fissato il proprio domicilio. La detenzione di sostanza stupefacente per uso personale non è reato, tuttavia configura un illecito amministrativo e pertanto è sanzionata in via amministrativa. Le conseguenze giuridiche sono la sospensione da 1 a 12 mesi della patente di guida, della licenza di porto d’armi e del passaporto o il divieto di conseguirli. Nel caso in cui il fatto contestato sia di lieve entità, e solo per la prima volta nel caso in cui un soggetto venga segnalato per possesso di derivati della cannabis (hashish o marijuana), il Prefetto può definire il procedimento con l’ammonimento, che in sostanza è l’invito formale a non fare più uso di sostanze stupefacenti

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