Il caso
Brindisi, cocaina nascosta nel reggiseno arrestata dai Cc una 19enne
Per procedere alla perquisizione, è stata chiamata un medico del 118
BRINDISI - La droga – sei dosi di cocaina – la teneva nascosta nel reggiseno. In questo modo Maria Grazia Battaglia, 19 anni, cegliese, pensava di essere al sicuro in caso di controlli da parte delle forze dell’ordine. L’altra sera, però, quando una pattuglia dei carabinieri della stazione di Ceglie Messapica le ha intimato l’alt mentre, alla guida della sua Smart Coupè, stava attraversando piazza della Repubblica, pieno centro della città, la 19enne ha tradito un eccessivo nervosismo per quello che era “solo” un controllo alla circolazione stradale.
I carabinieri, che stanno sempre molto attenti a cogliere questo tipo di segnali, hanno intuito che andava effettuato un controllo più accurato. Non potendo procedere la pattuglia alla perquisizione della 19enne, i militi hanno chiesto “aiuto” ad un medico (donna) del 118. In effetti Maria Grazia Battaglia aveva addosso la droga. In un involucro in cellophane i militi hanno trovato 6 dosi di cocaina del peso complessivo di circa 4 grammi.
Il protocollo in questi frangenti prevede che, dopo il rinvenimento della sostanza stupefacente, la perquisizione venga estesa all’abitazione della persona trovata in possesso della droga. Ed è quello che, l’altra sera, hanno fatto i carabinieri. La perquisizione dell’abitazione della 19enne ha consentito di trovare, in un armadio, materiale utile per confezionare le dosi di droga. La 19enne cegliese è stata arrestata in flagranza di reato per detenzione di sostanze stupefacenti e, così come disposto dal pm di turno, è stata collocata agli arresti domiciliari nella sua abitazione, dove resterà almeno sino all’udienza di convalida del provvedimento restrittivo adottato a suo carico.
L’altra sera i carabinieri erano impegnati in un servizio di controllo di quelli che vengono definiti “ad alto impatto” a Ceglie Messapica, nel centro della cittadina. Una delle pattuglie impegnate nei controlli, mentre era in piazza della Repubblica, ha visto arrivare una Smart coupé, che era guidata da Maria Grazia Battaglia. La ragazza è incensurata, ma i carabinieri la conoscono ugualmente per via di alcune sue frequentazioni. Sin dalle battute iniziali del controllo la 19enne, stando a quello che hanno annotato i militari dell’Arma nella loro relazione di servizio, ha tradito un eccessivo nervosismo, tanto da fare pensare ai carabinieri che potesse avere con qualcosa di illecito. Perquisendo la Smart i carabinieri hanno trovato una serie di ritagli di buste in cellophane e un coltello da cucina, materiale che potrebbe servire per confezionare le dosi di droga, oltre a 170 euro in banconote da vario taglio. Per trovare la “bianca” è stato necessario procedere, previo “reclutamento” di un medico (donna) del servizio di emergenza sanitaria, alla perquisizione della giovane automobilista. La droga, anche se era stata nascosta in modo accurato, alla fine è saltata fuori e per Maria Grazia Battaglia è scattato l’arresto.