Vacanze
Valle d'Itria, turismo in aumento: parlano le cifre
Protocollo d'intesa fra i sei comuni. La sfida ora è fare quei numeri tutto l'anno
La Puglia conferma anche nel 2018 la sua attrattività turistica e si riposiziona positivamente sui mercati esteri. Lo dicono i dati parziali resi noti da Pugliapromozione che analizzano i primi sette mesi dell’anno.
A livello provinciale è già possibile tracciare un primo bilancio dell’andamento 2018: Foggia cresce del +4,5% per gli arrivi e del +2% per le presenze, Bat +4% e +8%, Bari +4% e +6%, Brindisi -1% e +2%, Lecce +0,5% e -1,5% e infine Taranto con +3% gli arrivi e +6% le presenze. L’andamento comunale provvisorio conferma l’affermarsi di destinazioni turistiche alternative, anche dell’hinterland e caratterizzate da un mix di offerta balneare e culturale, quali Carovigno, San Giovanni Rotondo, Monopoli, Vieste, Polignano a Mare, Otranto, Conversano e la stessa Martina Franca.
La Valle d’Itria è ormai una destinazione turistica riconosciuta e apprezzata e gli arrivi e le presenze sono sempre in aumento. Nel 2017 Alberobello ha registrato oltre 116.000 arrivi, mentre Ostuni ben 400.000 presenze. Alberobello è regina per gli arrivi in Puglia. Ma come fare per intercettare i quasi 2 milioni di visitatori che lo scorso anno sono passati da Alberobello? È questa la vera sfida che i Comuni della Valle d’Itria devono cogliere. Uno strapotere turistico, quello della città dei trulli, forte del riconoscimento quale sito patrimonio dell’Unesco, ma anche da politiche attente di sviluppo che hanno consentito la distribuzione del flusso turistico su 10 mesi l’anno, in contraddizione con chi sostiene che il turismo in Puglia si possa fare solo sulle zone costiere. «La nuova sfida – ha ripetuto più volte il sindaco di Alberobello, Michele Longo – è quello di distribuire il flusso turistico anche nei due mesi all’anno che ci mancano e lavorare così su tutto l’anno».
La recente sottoscrizione del protocollo d’intesa per la promozione condivisa della Valle d’Itria tra i sei Comuni di Alberobello, Ceglie Messapica, Cisternino, Locorotondo, Ostuni e Martina Franca potrebbe certamente essere uno strumento utile, ma è necessario uno sforzo condiviso che dopo il solito entusiasmo di partenza sembra essersi assopito. In Puglia crescono gli arrivi e le presenze internazionali del +10% trainando il risultato provvisorio complessivo stimato nel +1,5% degli arrivi e nel +2% delle presenze. Il tasso d’internazionalizzazione ha raggiunto il 25,8%, ovvero ben 2,3 punti percentuali in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Risentono invece degli effetti del caro-carburante e di una contrazione del potere d’acquisto i turisti provenienti dall’Italia che registrano una riduzione del -2% degli arrivi e del -0,8% delle presenze.