Mercoledì 22 Ottobre 2025 | 18:14

Minervino Murge, dopo 56 giorni di presidio gli operai Minox tornano al lavoro: «Ce l'abbiamo fatta, ora vogliamo dignità e giustizia»

Minervino Murge, dopo 56 giorni di presidio gli operai Minox tornano al lavoro: «Ce l'abbiamo fatta, ora vogliamo dignità e giustizia»

 
Redazione online

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Minervino Murge, dopo 56 giorni di presidio gli operai Minox tornano al lavoro: «Ce l'abbiamo fatta, ora vogliamo dignità e giustizia»

Tre i mesi senza stipendio: «Senza nessuna tutela, speriamo che il tavolo Sepac in Regione possa darci una mano a recuperare le somme perdute»

Lunedì 18 Agosto 2025, 10:17

10:18

Il rumore di macchinari, le maglie bagnate dal sudore e il sorriso di chi sa di avercela fatta: sono tornati al lavoro dopo 56 giorni di presidio dinanzi alla fabbrica i lavoratori e le lavoratrici della Minox di Minervino Murge, nel nord Barese. Si erano accampati dinanzi alla ditta che realizza contenitori per alimenti in acciaio inox, per opporsi alla sentenza emessa dal Tribunale di Lamezia Terme, dove c'è un’altra filiale dell’azienda. Una produzione ininterrotta per 30 anni e poi, lo scorso 18 maggio, la sentenza di fallimento ha fatto scattare l’esercizio provvisorio che il 20 giugno scorso è sfociato in una ingiunzione di licenziamento. E così, con le braccia incrociate, erano rimasti 25 operai in Puglia e altri 12 in Calabria. Oggi tutti sono tornati alle loro postazioni.

«È stato emozionante tornare a lavoro: siamo davvero tutti felici», dice Vincenzo Copeta che è stato il portavoce dei colleghi nei momenti più bui. «Siamo stati tre mesi senza stipendio, senza nessuna tutela - aggiunge - speriamo che il tavolo Sepac in Regione possa darci una mano a recuperare le somme perdute». «Siamo arrivati tutti in orario, ognuno al proprio armadietto, con la sua maglia: come se nulla fosse successo», sottolinea.

Nel capannone della periferia del paese la produzione è stata fermata solo per il tempo di una benedizione, impartita da don Peppino Balice, parroco della chiesa dedicata alla Madonna del Sabato. «La ripresa della produzione «è un un dono grandissimo, che rende dignità e giustizia a coloro che lavorano per le loro famiglie e per la comunità di Minervino», commenta Lalla Mancini, sindaca di Minervino.

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