Un mero errore. Si giustifica così l'amministratore del ristorante e pizzeria Mammamé di Bisceglie, in questi giorni finita al centro delle polemiche dopo che la nuotatrice Elena Di Liddo ha denunciato, sui social, di aver ricevuto un sovraprezzo di 3 euro complessivi per aver chiesto una pizza senza pomodorini e senza lattosio. "È veramente triste e a tratti vergognoso - aveva scritto l'atleta nella storia Instagram - pagare per una cosa che non ho nemmeno mangiato". Parole che hanno fatto subito il giro del web. Nella replica la Mammamia srl si scusa per l'accaduto, ma precisa che "sarebbe bastato semplicemente portarlo alla nostra attenzione e avremmo ovviamente corretto l'errore".
"Rammarica constatare - continua la nota - che un episodio così marginale sia stato utilizzato per trasmettere un’immagine negativa non solo del nostro locale, ma anche della città di Bisceglie e della Puglia, realtà che ogni giorno ci impegniamo a valorizzare attraverso il nostro lavoro e l’accoglienza ai clienti locali e ai turisti."
Il caso di Bisceglie è solo l'ennesimo di una lunga lista di polemiche che, ogni estate, anima il dibattito nazionale su caro-vacanze e "scontrini pazzi" tra lidi e ristoranti.