Batterio killer
Xylella, ulivi infetti nelle campagne di Bisceglie, oggi saranno abbattuti. Il comitato: troppo tardi
Si procederà all’eradicazione delle 4 piante e di quelle presenti nell’arco di 50 metri. Il sindaco Angarano: il 9 luglio nuovo incontro tecnico
Sono trascorsi altri 10 dieci prima prima che si decidesse di eradicare i quattro alberi di ulivo infetti dalla Xylella fastidiosa (sottospecie pauca), il famigerato batterio rilevato lo scorso 23 giugno dall’Osservatorio fitosanitario su quattro specie «Prunus avium» lungo l’ Autostrada A14, direzione nord, nei pressi di Bisceglie, in un terreno attiguo ad una stazione di servizio.
Soltanto oggi, infatti, si procederà allo sradicamento delle piante infette i cui rami secchi indicano come l'infezione sia cominciata da almeno un anno.
Per i componenti del «Comitato SalvAgricoltura» (composto da agronomi e agricoltori del Nord Barese) la decisione di eradicare gli ulivi infetti è arrivata troppo tardi visto che dallo scorso 6 giugno quando c’è stato l’Atto dirigenziale di individuazione del focolaio di Xylella fastidiosa sottospecie pauca in agro di Bisceglie, è trascorsa inutilmente più di una settimana.
«Voglio ricordare che l'articolo 7 del regolamento UE impone che la rimozione delle piante infette avvenga immediatamente», commenta il dottore agronomo Natale Preziosa, referente del «Comitato SalvAgricoltura».
«La tempestività esiste solo sulle carte: se le piante infette sono ancora lì dopo oltre una settimana, di cosa parliamo? È vergognoso accusare gli agricoltori quando le responsabilità sono di altri», conclude Preziosa.
Intanto nei prossimi giorni saranno abbattuti anche tutti gli altri alberi presenti nel raggio di 50 metri per creare il «vuoto biologico» finalizzato a evitare la contaminazione.
«L'eradicazione degli alberi nella fascia dei cinquanta metri è dolorosa ma necessaria commenta Angelantonio Angarano, sindaco di Bisceglie. Ai proprietari va la nostra vicinanza. L'auspicio, chiaramente, è che non ci siano altre piante infette così da preservare il comparto agricolo, principale motore della nostra economia. Con la collaborazione delle Associazioni di categoria, continueremo a stare accanto ai nostri agricoltori, tenendo altissima l'attenzione su questo fenomeno e continuando ad avere un ruolo di raccordo tra tutti i soggetti in causa».
Al momento l’area è stata circoscritta intorno ai quattro alberi ed è stata istituita una zona-cuscinetto di 2,5 chilometri. E’ stata programmata anche un’attività di sorveglianza rafforzata dell’area di 400 m attorno alla zona infetta, finalizzata a verificare la presenza di ulteriori piante infette e di conseguenza l’estensione dell’area infetta, con l’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia che nell'agro di Bisceglie nel 2025 ha prelevato e analizzato 249 campioni vegetali da piante della specie «Prunus avium» (4 piante) e «Olea europea» (245) specie ospiti a Xylella fastidiosa, mentre è in corso la caratterizzazione del ceppo di Xylella fastidiosa sottospecie pauca individuata in agro di Bisceglie da parte dell’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (Ipsp) – Cnr di Bari.
Il prossimo 9, alle 17, presso il Comune di Bisceglie si terrà una riunione del Comitato Pro Agricoltura che coinvolge Comuni e Associazioni di categoria e si discuterà, ovviamente, di Xylella che, è inutile negarlo, ora sta facendo tremare anche gli agricoltori del Nord Barese.
«È fondamentale mantenere alta l’attenzione, ma senza cedere a inutili allarmismi, cerca di rassicurare Massimiliano Del Core, presidente di Confagricoltura Bari-BAT
«L’intervento di eradicazione, previsto dal protocollo, è un passaggio necessario e atteso – continua Del Core – Accogliamo con favore la tempestività dell’azione, a conferma dell’impegno delle istituzioni nel contenere e prevenire la diffusione del batterio. È una risposta concreta e coordinata».
Del Core conferma inoltre che è stato fissato un nuovo incontro tecnico per la giornata del 9 luglio, convocato dal Comune di Bisceglie con l’Osservatorio fitosanitario e le organizzazioni del partenariato. «Sarà un momento importante di aggiornamento e confronto – conclude – per valutare lo stato dell’arte e programmare insieme eventuali ulteriori azioni. Prevenzione, responsabilità e collaborazione restano le parole chiave».