Resti carbonizzati di una casetta adibita a servizi per persone con disabilità, un bagno chimico danneggiato ed una serie di attrezzature rubate. È lo spettacolo desolante davanti al quale si sono ritrovati gli operatori Barsa che ieri mattina erano pronti alla pulizia in un tratto di spiaggia libera della litoranea di Ponente attrezzato per l’inclusione. Sul posto, sono intervenuti i vigili del fuoco che pare non abbiano trovato materiale come accendini, taniche, fiammiferi. Ad ora quindi non è possibile escludere nulla: dal possibile incendio di natura dolosa al corto circuito.
A chiarire la dinamica dei fatti saranno le indagini dei carabinieri che visioneranno le immagini di videosorveglianza. Partita anche l’informativa alla procura. In attesa di comprendere meglio quanto sia accaduto, l’amministrazione si sta adoperando per recuperare il bagno e la casetta, entrambe di proprietà del comune, oltre che nella prosecuzione delle opere previste per migliorare la fruizione della spiaggia. In queste ore, infatti, si sta provvedendo a realizzare una rampetta e sono stati già allestiti tre parcheggi delimitati da strisce gialle.
Nei giorni scorsi, l’amministrazione aveva pubblicato un avviso finalizzato all’individuazione di organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale chiamate a svolgere attività di assistenza e supporto alle persone con disabilità presso spiagge destinate alla libera balneazione. Il bando si è chiuso mercoledì e a breve ci sarà l’assegnazione del servizio che prevederà la presenza, nella spiaggia libera attrezzata, di un bagnino per tutti i fine settimana di luglio e per l’intero mese di agosto. Le attività di assistenza si chiuderanno non prima del 16 settembre.
In attesa dell’avvio del servizio, il sindaco Cosimo Cannito, il presidente del consiglio comunale Marcello Lanotte e la presidente della commissione Affari Socio Sanitari, Raffaella Piccolo, hanno condannato fermamente l’accaduto con una lettera aperta. «Abbiamo nel cuore tanta amarezza e indignazione. Stanotte - affermano - qualcuno ha dato fuoco a una casetta situata sulla litoranea di Ponente, rubato un materassino e una sedia job (donata da una persona con disabilità) e danneggiato un bagno chimico di proprietà comunale. Un atto vile che non è solo vandalismo: è un’offesa alla dignità di chi ogni giorno lotta per l’inclusione». «Quelle spiagge libere attrezzate - hanno aggiunto - non sono solo luoghi: sono simboli. Abbiamo lavorato duramente per garantire accesso e pari diritti a tutti, impegnando fondi pubblici, organizzando la presenza di bagnini, attivando un percorso di socializzazione. E tutto questo è stato colpito da chi non ha rispetto per gli altri, né per il bene comune». Infine, un monito «a chi ha compiuto questo gesto incivile e immotivato diciamo: non ci fermerete e non ci fermeremo. Non distruggerete la voglia di costruire una città più giusta ed inclusiva. A tutti voi cittadini perbene e solidali chiediamo: difendiamo insieme ciò che è di tutti. Il rispetto non si chiede, si pretende. La dignità non si brucia, si protegge». Condanna anche dall’ex assessore al welfare e segretaria cittadina di FI, Rosa Tupputi che ha parlato di «gesto inaccettabile e spregevole che colpisce l’intera comunità e i valori di inclusione e solidarietà che contraddistinguono la nostra città».