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Barletta, nella giornata contro il bullismo: «Io vittima dei bulli: tremendo ma serve coraggio»

 
Redazione online

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Foto Calvaresi

L'incontro con Gabriele, oggi 19enne, racconta assieme ai suoi amici nel giugno di qualche anno fa, quando era finito nel mirino di ragazzini terribili

Venerdì 07 Febbraio 2025, 13:33

20:21

BARLETTA - «È successo tutto in pochi attimi quando avevo 16 anni: sono stato assalito da un gruppo di otto persone. Mi hanno preso gli occhiali su cui sono passati sopra con la bici elettrica. Mi hanno scaraventato per terra e mi hanno picchiato. Ho riportato diverse fratture. Sono stato aiutato da un passante a rialzarmi. È stato lui che mi ha portato a casa». Gabriele oggi ha 19 anni ma ancora ricorda cosa ha subito, assieme ai suoi amici nel giugno di qualche anno fa, quando era finito nel mirino di ragazzini terribili: i cosiddetti bulli. E oggi a Barletta ha raccontato la sua storia in occasione della giornata mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo celebrata nella sede del giudice di pace.

All’incontro, organizzato dalla associazione Divine del Sud e dall’Osservatorio nazionale violenza e suicidio, hanno partecipato alcune classi dell’istituto comprensivo Mennea della città.
«Ci sono stati due episodi - continua Gabriele - che si sono verificati a distanza di poche ore. Il primo è successo l’uno giugno: ero con dei miei amici quando lo stesso gruppo ci ha insultato, strattonato. Poi, il 3 giugno ancora loro, l'aggressione. Ma io non ho esitato e li ho denunciati».

«Il messaggio che voglio che tutti oggi comprendano è non avere paura e denunciare perché la violenza non è la risposta», consiglia Gabriele e dice: «Quando si subiscono aggressioni come quella che ho subito io, bisogna trovare la forza di andare avanti e sperare in un futuro migliore facendosi forza con coraggio».

«La testimonianza di un ragazzo vittima di bullismo che finalmente dopo un percorso di quasi due anni dalle vicende ne è uscito fuori e ha avuto la forza di parlarne a volto scoperto, è messaggio importantissimo che vogliamo dare ai ragazzi», spiega Agata Oliva, presidente dell’Osservatorio violenze e suicidio. «Abbiamo fortemente voluto questo incontro nell’aula del Giudice di pace di Barletta che è un presidio di legalità perché noi vogliamo che anche i più piccoli sentano la forza delle Istituzioni», conclude Oliva. 

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