ANDRIA - Arriva al Pronto Soccorso dell’ospedale Bonomo di Andria perché non si sentiva bene, ma stanco della lunga attesa decide di abbandonarlo, dopo aver ricevuto le prime cure. Una decisione fatale per il 59enne andriese, perché appena uscito dal nosocomio cittadino accusa un malore, che lo porta alla morte. Inutili i soccorsi prestati all’uomo, che è svenuto sul marciapiede di viale Istria, nei pressi di una fermata del bus, davanti agli sguardi attoniti dei tanti viaggiatori, che erano in attesa del mezzo di trasporto pubblico. Sul posto, oltre agli operatori sanitari del 118, anche i Carabinieri della Compagnia di Andria.
IL FATTO A fare chiarezza sul decesso del 59enne andriese è il dottor Ernesto La Salvia, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina e Chirurgia d’accettazione e d’urgenza-Pronto Soccorso dell’ospedale di Andria.
«L’uomo è stato accettato in Pronto Soccorso alle ore 18.20 della scorsa domenica, 15 dicembre, per cefalea in crisi ipertensiva - ha spiegato La Salvia -. Subito oggetto di trattamento, nel paziente era stata riscontrata un’alta presenza di alcol nel sangue. Alle ore 18.30 è stato visitato dal medico del nucleo avanzato, ed a seguire è stato trattato con più farmaci. Alle ore 23.55 l’uomo è anche stato sottoposto ad una tac. Alle ore 4.28 di lunedì 16 dicembre, in occasione della rivalutazione del medico, il 59enne risultava allontanatosi dopo aver chiamato un parente, perché venisse a prenderlo contro il parere del medico, che ne ha dichiarato l’abbandono».
L’ATTESA A segnare il destino dell’uomo sono state quelle 4 ore e mezza di attesa. Stanco di aspettare l’arrivo del medico che avrebbe dovuto decidere il suo ricovero, il 59enne ha preferito lasciare il Pronto Soccorso, magari perché pensava di sentirsi meglio, oppure perché non voleva più restare in un reparto in grossa difficoltà.
In un presidio ospedaliero di Emergenza-Urgenza, polo di riferimento dell’intera provincia e non solo, il Pronto Soccorso di Andria dovrebbe essere tra i reparti più efficienti. Ed invece, soffre più che mai di una carenza di personale, che mette a dura prova i medici, gli infermieri e gli oss, che quotidianamente si fanno in quattro per garantire il meglio possibile ai pazienti.
PRONTO SOCCORSO IN DIFFICOLTA’ Una situazione non certamente nuova, ed infatti, proprio la settimana scorsa c’erano state le dichiarazioni del dottor La Salvia, che aveva denunciato le difficoltà nei turni di lavoro, con il personale costretto a turni aggiuntivi. Ad oggi, nel 2024 si contano complessivamente 32mila accessi al Pronto soccorso dell’ospedale Bonomo, per una pianta organica che dovrebbe prevedere 5 medici e 10 infermieri in più rispetto a quelli che ci lavorano.