ANDRIA - Cresce e acquista sempre più valore il progetto «A mano libera-Senza sbarre» dell’associazione San Vittore della Diocesi di Andria. Da anni, infatti, la masseria San Vittore è diventata il quartier generale del programma, che offre il carcere alternativo ai detenuti impegnati nel reinserimento sociale. La «Saint Pio Foundation» acquisterà i taralli realizzati e commercializzati nell’ambito del lavoro «A Mano Libera-Senza Sbarre».
Proprio i taralli e altri beni provenienti dalla masseria andriese, saranno al centro di un nuova collaborazione avviata tra la «Saint Pio Foundation» e l’«Elemosineria Apostolica». È stato il cardinale Konrad Krajewski, che dirige l’Ufficio della Santa Sede preposto ad esercitare la carità verso i poveri, a comunicare questa notizia a don Riccardo Agresti, autentico motore trainante di questo progetto di riscatto sociale e di reinserimento per i detenuti, divenuto negli anni un vero e proprio modello nazionale, apprezzato e sostenuto da istituzioni laiche e religiose.
A Roma, presso il Vaticano, nei giorni scorsi, don Riccardo ha incontrato il delegato di Papa Francesco che gli ha assicurato, grazie ai buoni auspici di Luciano Lamonarca fondatore della «Saint Pio Foundation», la fornitura dei prodotti della masseria per circa tremila assistiti dall’«Elemosineria Apostolica».
Una delle operazioni di sostegno avviate proprio dalla fondazione intitolata a San Pio, è denominata «Miglio Verde» ed è rivolta a coloro che cercano la redenzione e sono disposti a rimettersi in gioco, dimostrando agli altri che si può imparare dagli errori. Di fatto lo stesso intento alla base del progetto «A Mano Libera-Senza Sbarre», che ha visto nel vescovo Luigi Mansi il suo convinto assertore, ed ha avuto in don Riccardo Agresti, la forza, il coraggio, il pragmatismo e soprattutto la fede nel prossimo, nel portarlo quotidianamente avanti, pur tra mille difficoltà.