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«Scarsa attenzione per gli edifici storici», Italianostra mette sotto accusa i cantieri ad Andria

«Scarsa attenzione per gli edifici storici», Italianostra mette sotto accusa i cantieri ad Andria

 
Aldo Losito

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Aldo Losito

«Scarsa attenzione per gli edifici storici», Italianostra mette sotto accusa i cantieri ad Andria

L’ultimo obbrobrio metallico è spuntato dal nulla, nel giro di poche ore, in via Alcide De Gasperi. Proprio davanti all’unica testimonianza di un bastione delle mura medioevali che cingevano l’antica città

Giovedì 06 Giugno 2024, 11:36

ANDRIA - L’ultimo obbrobrio metallico è spuntato dal nulla, nel giro di poche ore, in via Alcide De Gasperi ad Andria. Proprio davanti all’unica testimonianza di un bastione delle mura medioevali che cingevano l’antica città. Si tratta di una struttura in lamiera che non passa inosservata anche al comune cittadino, figuriamoci ai pochi turisti che avrebbero voluto scorgere uno dei luoghi della storia cittadina.

A denunciare, questa scarsa attenzione verso i monumenti storici, è la sezione di Andria di Italianostra.

«Da tempo, stiamo segnalando interventi poco attenti da parte di società di servizi in prossimità di edifici storici della città sottoposti spesso a vincolo – spiega il presidente della sezione cittadina di Italianostra, Francesco Inchingolo -. Ultimo comparso è l’ingombrante cassone metallico che ingloba tubi del gas proprio davanti a quello che resta delle mura antiche di Andria sottoposte a vincolo dal 1924. Ci chiediamo prima di tutto se esiste un parere della Soprintendenza per la emersione di questo cassone in zona A e davanti a un monumento. E poi ci chiediamo se fosse stato possibile un intervento differente che rispettasse il sito storico. Speriamo di avere risposte a questi legittimi interrogativi».

disattenzione e scempi Quello di via De Gasperi, è solo l’ultimo di vari interventi che stanno lasciando il segno nel borgo antico di Andria. Altri scempi, sempre segnalati sui social da Italianostra, sono stati realizzati da tempo a ridosso della monumentale Porta Sant’Andrea, ed ancora in via Ponte Giulio lì dove sorgeva probabilmente una chiesa templare. Armadi di plastica, intrecci di fili e tubi posizionati proprio sui luoghi che hanno fatto la storia di Andria, deturpando il patrimonio culturale. Inevitabili gli interventi degli internauti sui social, che invocano una maggiore attenzione da parte dell’Amministrazione comunale e della Sovrintendenza, con la speranza che si possa rimediare alle opere già fatte in maniera poco consona al contesto storico.

«Ci risulta che in passato già era stato firmato un protocollo d’intesa con i gestori dei servizi per ridurre l’impatto visivo negli interventi in prossimità di monumenti o rilievi storico -artistici – conclude Inchingolo -. Chiediamo che tale protocollo venga riesumato o rinnovato. Chiediamo in sostanza una maggiore attenzione e sensibilità a rispettare il nostro patrimonio culturale anche nelle sue piccole espressioni nel rispetto delle leggi vigenti».

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