TRANI - La città confermerà le tre «vele» dello scorso anno nella Guida blu di Legambiente e Touring club, «ma quello che si sta facendo qui ne vale un’altra metà». L’anticipazione e il plauso è di Daniela Salzedo, presidente regionale di Legambiente, presente l’altra mattina a Trani in occasione dell’inizio della demolizione dell’ex distilleria Angelini per favorire al suo posto, un grande parco e palazzine di edilizia residenziale sociale.
RISCATTO E SOSTENIBILITÀ Un luogo materialmente interessato da una grande rigenerazione, ma anche simbolicamente di riscatto dopo i tanti decenni bui durante i quali la distilleria aveva tenuto in ostaggio un intero quartiere.
Tutto questo ad un passo da un mare mai visto così blu come nella mattinata dell’altro ieri, a conferma delle incredibili potenzialità turistiche che questo luogo potrebbe determinare dando valore all’intera città.
Per questo Legambiente, i cui attivisti tranesi oltre trent’anni fa lottarono contro la distilleria ancora funzionante, oggi strizza l’occhio al parco che sarà insieme alle tre «vele» non sono soltanto il simbolo di un mare pulito, ma di una città complessivamente organizzata e sostenibile.
E Trani, nonostante i tanti persistenti problemi, prova a marciare proprio in quella direzione. «Con l’abbattimento della distilleria vincono tutti i cittadini e i nostri figli - sottolinea Salzedo -. Abbiamo sopportato per anni un ecomostro, ma adesso affidiamo loro un progetto serio e sostenibile. A Trani stiamo dando la giusta dimensione al futuro grazie ad una visione differente nel territorio».
ALBERI e verde urbano, il TALLONE D’ACHILLE Eppure proprio l’amministrazione comunale di Trani, che si è resa protagonista di questa grande svolta urbanistica, è la stessa da più parti bacchettata per il presunto, indiscriminato ed immotivato taglio di alberi in città.
Salzedo annuisce, si stringe nelle spalle ma spiega: «Succede ovunque e noi siamo sommersi da segnalazioni e denunce di chi ritiene che i comuni siano compiendo scempi. Il nostro dovere è aiutarli a programmare piani del verde pubblico concreti e realizzabili, e lo faremo presentando il prossimo autunno un progetto condiviso e strutturato».
NON SOLO DIFFERENZIATA Luci ed ombre. Da un lato la lotta ambientale contro una industria inquinante, dall’altro il poco verde, ma comunque un comune «riciclone» per la raccolta differenziata.
Trani da tre anni consecutivi è primo nella Bat e fra i capoluoghi di provincia: perché, allora, non ha ancora la quarta vela? «Perché la raccolta differenziata è solo un parametro, sebbene centrale, nelle nostre valutazioni - risponde la dirigente regionale di Legambiente -. Quello che conta sono soprattutto l’accoglienza ed i servizi ai turisti di cui non solo Trani, ma tanti altri centri importanti, sono tuttora carenti. Ma è anche vero che, se non sei in grado di spiegare agli utenti come si fa la raccolta differenziata, si può correre il rischio (come è successo a Margherita di Savoia con la bandiera blu, ndr) di retrocedere nelle classifiche».
GOLETTA ED ARPA Quanto a Goletta verde, il glorioso veliero del Cigno verde che circumnaviga l’Italia e ne documenta la qualità del mare, quest’anno non sarà né a Trani, né negli altri comuni costieri della Bat, ma continuerà a prelevare campioni d’acqua marina sotto costa e, soprattutto, alle foci di fiumi e canali, per proseguire la sua attività di denuncia e sensibilizzazione nei confronti dei comuni.
«Arpa monitora le acque di balneazione e noi altri luoghi - chiarisce Salzedo -, ma su altre battaglie, vedi ecomafia ed ecoreati, noi ed Arpa siamo a braccetto: gli obiettivi sono comuni e li portiamo avanti con grande impegno».