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Andria, aggrediva i passanti senza motivo: arrestato un 27enne

 
Redazione online

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Andria, aggrediva i passanti senza motivo: arrestato un 27enne

Il primo episodio risale al marzo 2023 quando una donna di appena 18 anni è stata colpita al volto da un pugno che l’ha fatta stramazzare al suolo

Martedì 27 Febbraio 2024, 13:37

15:28

ANDRIA - Avrebbe aggredito in strada tre persone, colpevoli solo di averlo incrociato per le strade del centro di Andria. In poco meno di tre di mesi, a partire dal marzo dello scorso anno, avrebbe picchiato due donne e un uomo. Ora, il presunto aggressore è stato identificato e arrestato. Si tratta di un cittadino proveniente dalla Guinea, di 27 anni che gli agenti delle Volanti della questura di Andria sono riusciti a individuare anche grazie all’analisi dei sistemi di videosorveglianza delle zone in cui sono avvenute le aggressioni.

La prima risale al marzo 2023 quando una donna di appena 18 anni è stata colpita al volto da un pugno che l’ha fatta stramazzare al suolo. Qualche settimana più tardi è toccato a un’altra donna a cui il 27enne avrebbe rivolto offese e inferto alcuni calci che l’hanno raggiunta alle gambe e al borsone che portava con sé e che l’uomo le ha strappato di mano. La vittima è riuscita a scappare e a rifugiarsi in una scuola ma la furia dell’uomo si è rivolta a un passante colpito alla testa dai pugni del presunto aggressore che ha poi usato anche il borsone appena scippato per tramortirlo.

La violenza non si è fermata neppure all’arrivo dei poliziotti a cui l’uomo avrebbe intimato: «Tirate fuori le vostre pistole e sparatemi o vi uccido». Gli agenti ci hanno messo un po' a immobilizzarlo. L'uomo è stato lasciato libero perché non è stata riconosciuta la flagranza di reato. Oggi, a quasi un anno dalle aggressioni la Procura di Trani ha richiesto e ottenuto l’emissione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere per il 27enne. A trovarlo, in un casolare abbandonato, sono stati i poliziotti che lo hanno portato in carcere. Risponde di lesioni pluriaggravate e minacce a pubblico ufficiale.

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