BARLETTA - Nessuno si stupisca. Quelle che ammirate sono la versione «poco umana» di Pietro Mennea, de «La colazione in giardino» di Giuseppe De Nittis, di Ettore Fieramosca che schiaccia La Motte, e del mitico Eraclio. A «generarle» in una ottica didattica di raffinata attenzione verso i propri alunni e verso la necessità di conoscere le proprie origini il barlettano Mariano Rotunno.
Questo appassionato e poliedrico insegnante di scuola dell’infanzia e animatore digitale al VI circolo «Raffaele Girondi» di Barletta diretto da Michele Muggeo.
Laureato in scienze forestali e ambientali, amante della musica e di tecnologia, negli ultimi anni si è specializzato in coding e robotica educativa. Quotidiana e continua è la sua ricerca nell’implementazione e nello sviluppo di nuove applicazioni della tecnologia e dell’informatica alla didattica.
Quando racconta delle sue attività gli brillano gli occhi come quelli dei suoi piccoli alunni: «Riuscire a coinvolgere per un certo numero di ore i bambini nelle attività didattiche quotidiane, ad oggi, è diventata un’impresa non semplice per noi docenti. La diffusione degli smartphone è una delle principali responsabili di questo fenomeno. Applicazioni interattive, giochi, chat, video, con i loro colori e suoni intensi e accattivanti ci costringono a competere per conquistare il loro interesse e la loro attenzione».
E proprio alla luce di tutto questo diventa un valore aggiunto notevole la capacità di raccontare le proprie origini attraverso un linguaggio tanto caro ai bimbi.
Aggiunge: «L’intelligenza artificiale è una delle frecce del nostro arco che si aggiunge alle altre presenti nella faretra di noi insegnanti. Può essere un ulteriore strumento utile a fornire spunti e suggerimenti su attività didattiche creative e coinvolgenti per i bambini, offrendo anche risorse online. L’A.I. (dall’acronimo inglese di Artificial Intelligence) è già presente nella nostra vita di tutti i giorni da qualche anno (basti pensare agli assistenti vocali), ma solo da un anno a questa parte ha avuto grande diffusione e interesse».
E poi: «Poco più di un anno fa hanno iniziato a diffondersi diverse applicazioni di Intelligenza Artificiale generativa, cioè in grado generare testi e immagini. Era il 30 novembre 2022 quando OpenAI (una società e organizzazione di ricerca) ha reso disponibile e accessibile al grande pubblico ChatGPT, un tipo di software di intelligenza artificiale che può conversare con le persone in modo simile a come lo farebbe un essere umano.Poi sono arrivate le AI che generano immagini e lo fanno partendo da un testo che descrive come l’immagine stessa dovrebbe essere (tecnicamente detto “prompt”)».
La conclusione: «Le immagini presenti in questo articolo sono state create con Leonardo.ai una piattaforma che utilizza l'intelligenza artificiale per la generazione di immagini creative. Con essa si possono creare rapidamente illustrazioni a partire da testo o altre immagini, offrendo un approccio innovativo alla creazione artistica e grafica. In questo caso sono partito da alcune immagini scaricate dalla rete ed ho chiesto all’applicazione di generarne di nuove simili con uno stile cartoon. Tutto ciò permette chiaramente di rendere qualsiasi attività più creativa, fantasiosa e accattivante; e questo è vero anche nell’ambio della didattica. Queste applicazioni ci permettono di avvicinarci maggiormente al linguaggio dei bambini sempre innamoratissimi dei cartoni animati e anche estremamente affascinati dalla tecnologia.