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Omicidio Lasala, chiesti 24 anni per i due imputati, la sentenza a gennaio

 
linda cappello

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Omicidio Lasala, chiesti 24 anni

foto Calvaresi

Claudio Lasala, 24 anni di Barletta, fu ucciso con una coltellata all’addome la notte fra il 29 ed il 30 ottobre 2021 dopo una lite fuori da un bar. La sentenza a gennaio

Giovedì 23 Novembre 2023, 14:03

BARLETTA - Ventiquattro anni di reclusione a testa sono stati chiesti nei confronti dei due imputati dell’omicidio di Claudio Lasala, lo studente 24enne di Barletta ucciso con una coltellata all’addome la notte fra il 29 ed il 30 ottobre 2021 dopo una lite in un locale.

Alla sbarra ci sono Michele Dibenedetto, 21 anni, e Ilyas Abid, 19 anni, che dovranno difendersi dall’accusa di omicidio volontario, aggravato dai futili motivi.

La requisitoria del pubblico ministero Roberta Moramarco si è svolta nei giorni scorsi; a prendere la parola è stato anche l’avvocati dei familiari della vittima, Rinaldo Alvisi, il quale ha chiesto che non vengano riconosciute le attenuanti generiche.

In base agli accertamenti dei carabinieri, tutto sarebbe partito da una lite all’interno di un bar del centro: Lasala si sarebbe rifiutato di offrire da bere a Dibenedetto.

Secondo la ricostruzione dell’accusa, dopo il rifiuto della vittima Lasala e Dibenedetto si prendono a pugni. Il 24enne a quel punto si allontana dal locale, mentre il presunto assassino si avvicina al bancone del bar e dice ad Abid, presente alla scena, di prendere un coltello. I due poi raggiungono lo studente, che viene colpito all’addome dal 18enne. Nonostante la ferita, Lasala riesce ad allontanarsi e si accascia in una stradina poco distante, ma Dibenedetto lo raggiunge. Dopo averlo minacciato e insultato, lo colpisce ripetutamente alla testa e sul resto del corpo con un casco da moto, sferrandogli calci all’addome anche in corrispondenza della coltellata. Il ragazzo, quasi esanime, muore alle sette del mattino all’ospedale Dimiccoli, dopo essere stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, per «shock emorragico secondario ad una ferita da punta e taglio in regione addominale».

Nel corso del processo, Dibenedetto ha negato il suo coinvolgimento nell’omicidio. Il giovane ha ammesso di aver litigato con la vittima, ma al contempo non si sarebbe reso conto dell’aggressione con arma da taglio ai suoi danni. Nello specifico, non avrebbe visto il coimputato Abid prendere il coltello. Quest’ultimo, invece, si è rifiutato di sottoporsi ad interrogatorio.

È stata poi sentita una testimone oculare, che ha soccorso Lasala subito dopo l’accoltellamento. «Ho notato un ragazzo a terra - ha dichiarato - gli ho chiesto come stesse, se avesse bisogno di qualcosa, lui indossava una maglietta bianca, si stringeva forte lo stomaco ed era sporca di sangue. Il ragazzo si lamentava solamente, dopo abbiamo sentito una moto arrivare dietro di noi, e ho visto questo ragazzo che scendeva dalla moto, e nella maniera in cui si è avvicinato ho supposto fosse un suo amico (...) invece neanche il tempo di capire, questo ragazzo ha incominciato a picchiarlo».

La sentenza verrà pronunciata il prossimo 12 gennaio.

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