emergenza estiva

Da Barletta l'appello dell'Avis: «Dona il tuo sangue, un gesto che salva la vita»

Giuseppe Dimiccoli

Il presidente Leonardo Santo; «Nel “Mons. Dimiccoli” di Barletta sono carenti tutti i gruppi, soprattutto quelli gruppo zero»

BARLETTA - «Corri a donare, c’è un’emergenza in atto. Nell’ospedale di Barletta sono carenti tutti i gruppi specialmente quelli afferenti al gruppo zero. Non per tutti estate vuol dire tempo di vacanze. I malati non vanno in ferie e gli ospedali non chiudono mai. Sono soprattutto le persone più deboli a risentire di tale emergenza: pazienti oncologici od oncoematologici sottoposti a chemioterapia, pazienti sottoposti a trapianti di organo, pazienti con situazioni di emergenza chirurgica o medica, pazienti in terapia intensiva, pazienti che accedono al Pronto Soccorso». Così Leonardo Santo, presidente della comunale Avis - Associazione volontari italiani sangue» di Barletta intitolata al professor «Ruggiero Lattanzio».

E poi: «In estate i donatori abbandonano le città per i luoghi di villeggiatura, trascurando di compiere un gesto così semplice quanto importante per cui diventa difficile reperire il sangue per soddisfare tutte le emergenze cliniche.

È necessario, che l’intera comunità della città di Barletta prenda coscienza che la donazione di sangue anonima, volontaria e gratuita, è un atto da cui nessuno deve ritenersi esonerato se si vuole mantenere una sanità sicura ed efficiente. La carenza di sangue mette a rischio tutto il sistema assistenziale».

Aggiunge: «Pertanto, si invitano tutte le cittadine e i cittadini di Barletta e non solo a non sottovalutare ed a non delegare un atto così importante dal punto di vista sociale che, invece, deve essere assunto come un vero e proprio stile di vita. Ad oggi, l’unica fonte di sangue è rappresentata dalle donazioni e dalla disponibilità dei donatori e purtroppo in estate si ripropone ciclicamente questa emergenza».

La conclusione: «Le donazioni attuali non garantiscono un flusso costante di sangue ed anche se i donatori vanno in vacanza, i malati no. E nel periodo estivo la difficoltà di reperire quantità sufficienti di sangue diventa dramma e pericolo di vita per i pazienti più deboli. Tutti abbiamo il dovere di contribuire al mantenimento di scorte sufficienti di sangue per dare una speranza di vita alla vita. Tutti quelli che sono in buona salute, dai 18 ai 65 anni con un peso maggiore di 50 Kg possono recarsi in Ospedale a Barletta presso il Centro Trasfusionale per effettuare la propria donazione di sangue. La donazione di sangue è un atto volontario e altruista, che permette non solo di salvare la vita di altre persone, ma è anche un’occasione utile per sottoporsi a un piccolo check-up gratuito».

Un gesto, quello della donazione di sangue, che dimostra quanto e come si possa fare del bene a chi è in pericolo di vita. Chi donerà in questo periodo riceverà in dono una vaschetta di gelato artigianale al «Bar Nicolino» a Barletta previa consegna del buono nella sede dell’Avis, ovvero «La casa del Donatore» in via Milano.

Chi decide di diventare donatore di sangue stabilisce con il “ricevente” un patto di fiducia, di cui è intermediario il sistema trasfusionale: i fondamenti di questo patto sono la responsabilità del donatore a garantire il proprio stile di vita e la propria storia clinica e la professionalità del medico addetto alla raccolta nel tutelarne la salute. Esistono infatti una serie di criteri, stabiliti da decreti ministeriali, raccomandazioni delle società scientifiche, dell’Unione Europea e dell’Associazione Mondiale della Sanità, che rendono un soggetto non idoneo alla donazione di sangue».

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