BARI - I dati statistici rilevano finalmente il segno più ma siamo ben lontani dai numeri registrati prima della pandemia. Emergenza sangue: qualcosa si muove ma il fenomeno continua a preoccupare il mondo sanitario. In particolare, in questi mesi estivi nei quali si registra una sistematica carenza di sacche. Più ci si avvicina alle temperature afose che siamo abituati a sopportare e più si svuotano i centri donazioni.
A fornire i dati è l’Avis provinciale che fotografa la situazione prendendo in esame il biennio 2021-2022. «Il numero di donazioni da noi effettuate nel 2022 – spiega il presidente dell’Avis provinciale Raffaele Crivelli - si è attestato a 14.709, di cui 12.998 di sangue intero, 1.555 di plasma e 156 di altre donazioni, con una crescita complessiva rispetto al precedente anno di 366 pari a +2,55%».
Nel 2021, infatti, si sono registrate 14.343 donazioni, di cui 12.645 di sangue intero, 1.517 di plasma e 181 di altre donazioni. Il dato, dunque, è positivo ma ancora non raggiunge i numeri del 2019 - prima della pandemia (che ha letteralmente messo in ginocchio i centri donazioni degli ospedali) - anno nel quale si contavano quasi 15.000 donazioni.
Ad aggravare il contesto è anche una decrescita complessiva di donazioni in tutta la regione. Infatti, le statistiche Avis registrano in Puglia una decrescita di 1.560 donazioni pari a -2,01%, di cui 1.445 di sangue intero e -111 di plasma (e -4 di altre donazioni).
bari Capitolo a parte meritano anche i dati relativi alla città di Bari che continua a registrare un numero molto basso di donazioni rispetto al numero di abitanti: 729 quelle registrate nel 2019; 489 nel 2020; 756 due anni fa e 862 nel 2022. «Sono ancora troppo poche – aggiunge Crivelli – rispetto ad una città che attualmente conta più 316mila abitanti e che davvero potrebbe dare una grande spinta al contesto sia provinciale, sia regionale. Questo vuol dire che, nonostante gli sforzi fatti finora, molti baresi continuano ad ignorare la reale emergenza che stiamo vivendo senza considerare che l’età media dei donatori continua da anni ad essere caratterizzata da adulti. Questi dati -ribadisce il presidente Crivelli- non ci lasciano tranquilli circa il mantenimento dell’autosufficienza regionale annua e ci obbligano ad un sempre maggiore impegno, soprattutto nel periodo estivo».
calendario eventi Nei prossimi giorni sarà presentato il calendario degli eventi organizzati dall’Avis nella provincia di Bari per sensibilizzare i cittadini alla donazione e in particolare alla cultura del dono. Tanti gli eventi nei quali saranno coinvolti i giovani. «Avere più soci giovani donatori, mentre diminuisce la fascia di popolazione giovanile, e un maggior numero di socie donatrici sono obiettivi che dobbiamo porci e raggiungere pur nella consapevolezza delle difficoltà – aggiunge il presidente dell’Avis - pur di ripeterlo fino alla noia insisto nel sottolineare che i loro punti di vista e linguaggi ci consentiranno di conoscere meglio la realtà dei territori in cui operiamo e far diventare le nostre associazioni comunità sempre più solidali, accoglienti e condivise». «Un ulteriore aiuto – conclude - ci potrà essere fornito dalle Istituzioni, Regione e Comuni se sapremo coinvolgerli in forme di co-progettazione condivisa, come prevista dal Codice del Terzo Settore, avanzando, anche insieme ad altre associazioni, proposte di iniziative capaci di attrarre l’interesse delle diverse fasce di popolazione verso il volontariato».