Uno scrigno d’arte meraviglioso e profumato. Questo e tanto altro rappresenta il catalogo generale «Giuseppe De Nittis - La donazione di Léontine Gruvelle De Nittis» - nell’elegante edizione di Gangemi Editore International per la collana Arte - curato da professor Renato Miracco.
Il catalogo sarà presentato oggi a Roma alle 15 nella Sala Capitolare del Senato della Repubblica alla presenza del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, del sindaco di Barletta Cosimo Damiano Cannito, dell’assessore comunale alla Cultura Oronzo Cilli, dei senatori Filippo Melchiorre, Dario Damiani e Roberto Marti con gli interventi del curatore Renato Miracco, del primo presidente emerito della Corte di Cassazione Pietro Curzio, del presidente della Conferenza dei presidenti delle Accademie di belle arti Giuseppe Soriero, del critico d’arte Giorgio Di Genova, e, in rappresentanza della Luiss Guido Carli e di Gangemi, Francesco Mario Spanò coordinati dal giornalista del Tg2 Rai Adriano Monti Buzzetti.
Miracco, critico d’arte e storico con esperienze estere in Europa e negli Stati Uniti, nelle 457 pagine anche con pregevoli contributi di studiosi come Marina Ferretti Bocquillon, Francesca Dini, Martina Fusari, Robert Jensen, Anne F. Maheux, Michael Marrinan, Fausto Minervini, Manuela Moscatiello, Gabriele Romani, racconta il pittore barlettano nato Barletta il 25 febbraio del 1846 e deceduto a soli 38 anni a Parigi dove riposa nel cimitero di Pare Lachaise ovvero quello dei «Morti Viventi».
Miracco, con il suo coinvolgente entusiasmo alla Gazzetta fa sapere che «questo catalogo rappresenta una nuova pietra miliare nella storia critica di De Nittis. Storia che è anche specularmente il riflesso del nuovo allestimento da me progettato su due piani nello splendido Palazzo della Marra a Barletta. Palazzo e Donazione costituiscono, così, ora quello che si chiama “museo di identità”: identità del luogo Natale di Giuseppe De Nittis e del lascito di sua moglie Leontine alla città di Barletta».
E poi: «Il catalogo affronta in maniera precisa e puntuale l’appartenenza di De Nittis ad un mondo artistico internazionale non solo italiano. D’ora in poi basta fare mostre che non rispecchino questo aspetto, basta di considerarlo alla stregua di altri pittori ottocentisti».
Aggiunge ragionando sul De Nittis: «È un pittore nato a Barletta ma è un artista italiano molto più europeo di tanti suoi colleghi. Artista che regge il confronto con Manet, Degas, Caillebotte, Tissot solo per fare alcuni nomi. E tutti gli studiosi italiani e stranieri da me chiamati a scrivere lo hanno ampiamente confermato. Con loro abbiamo aperto delle strade. Mi piace infatti dire che questo catalogo è un punto di partenza non di arrivo. Tanto abbiamo ancora da scoprire tanto abbiamo ancora da studiare, paragonare, indagare. Ringrazio davvero chi ha creduto in questo progetto dal sindaco all’assessore ai funzionari della Pinacoteca alla Regione. Ho con loro aperto una nuova pagina con loro proseguiremo imperterriti perché credetemi ne vale la pena. La gioia e l’emozione che Giuseppe mi ha dato durante la mostra da me curata a Washington è impagabile come davvero unico era l’interesse che la sua personalità ha suscitato in un pubblico, quello americano, che non aveva mai sentito parlare di questo “impressionista italiano”».
Il sindaco Cannito e l’assessore Cilli sottolineano: «l’assoluto rilievo dell’appuntamento odierno delinea un ulteriore e prestigioso momento nella politica di valorizzazione delle formidabili opere di De Nittis che la moglie Léontine Gruvelle, all’indomani della scomparsa del celebre artista, intese donare alla città di Barletta per tramandarne la maestosità alla generazioni future». E poi: «Diffondere il valore dei capolavori realizzati dal nostro concittadino è un impegno che l’Amministrazione comunale ha assunto e sta onorando. Alla esposizione alla Phillips Collection di Washington appena conclusasi e alla recentissima presentazione, a Palazzo Della Marra, del nuovo allestimento con il prestito del dipinto ‘La strada da Napoli a Brindisi’, aggiungiamo questo prestigioso momento che, nel solco del più ampio coinvolgimento istituzionale, sta concretizzando un imponente rilancio del nome e delle opere firmate dal nostro rinomato concittadino. Stiamo lavorando per altri eventi per continuare in questa politica di valorizzazione del nostro De Nittis».